Da una settimana, “Misión Don Bosco” ha iniziato a distribuire in diverse parti del Paese il primo buono di 60 dollari a decine di famiglie ecuadoriane che vivono in condizioni di povertà e di estrema povertà. Grazie a questo beneficio, che verrà concesso per tre volte, queste famiglie sono state rifornite di generi di prima necessità nei supermercati vicini ai loro luoghi di residenza.
Nelle zone in cui non esistono centri di approvvigionamento di questo tipo, è stata creata un’alleanza con i negozi di quartiere, in modo che la gente possa acquistare cibo fresco a prezzi accessibili e, al tempo stesso, evitare il più possibile il rischio di contrarre il coronavirus.
“Oggi ho cibo per sfamare la mia famiglia per una settimana, grazie a questo buono che sfamerà i miei tre figli” ha detto una donna, madre di famiglia. “Con questo buono potrò sopravvivere con i miei figli perché, al momento, non posso uscire per lavorare” attesta un altro beneficiario.
Quando il progetto è iniziato, l’obiettivo era quello di dare sostegno a circa un migliaio di famiglie; tuttavia, ci sono molte persone che non hanno la possibilità di portare il pane quotidiano in tavola. Per questo motivo, l’iniziativa salesiana è stata estesa a un totale di 1.800 famiglie.
L’effettiva messa in opera di questa grande campagna di solidarietà è stata possibile grazie al sostegno di salesiani, comunità, fedeli, ONG, benefattori della società civile, collaboratori ed educatori delle opere salesiane, che hanno mostrato tutti insieme il loro cuore altruista.
“Il nostro impegno è sempre stato e continuerà ad essere quello di ‘stare con i più poveri e vigilare sul loro benessere’. Attraverso questa campagna vogliamo riunire più persone e istituzioni possibili per aiutare la popolazione più bisognosa ad avere il proprio ‘pane quotidiano’” affermano i salesiani da Quito.