Come si svolge l’Udienza al Corpo Diplomatico?
Il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, composto da ambasciatori e rappresentanti, con questo incontro che si tiene in Vaticano porta ufficialmente gli auguri di buon anno al Papa. Normalmente, a parlare è il diplomatico più “anziano”: è lui a prendere la parola e a porgere i saluti al Santo Padre a nome di tutti i colleghi. Quest’anno è stato l’ambasciatore di Cipro, il decano Georgios F. Poulides. A questo punto il Papa risponde, rivolgendo a tutti i membri del Corpo Diplomatico il consueto messaggio.
Cosa può dirci del Lussemburgo, sua nazione di origine?
Il Lussemburgo è una delle più piccole nazioni d’Europa, ma è stata tra le nazioni fondatrici della CECA, insieme a Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia e Paesi Bassi. Ancora oggi, in tutte le istituzioni, il ruolo del Lussemburgo è significativo e molto spesso è proprio questa piccola nazione a rivelarsi l’ago della bilancia in molte situazioni.
Come salesiano, che valore ha far parte del Corpo Diplomatico?
Rappresentare il Lussemburgo presso la Santa Sede mi permette di entrare in contatto con altri ambasciatori e organismi, come ad esempio la FAO. Questo fa sì che si crei una rete, che mi consente di conoscere più da vicino la realtà di un Paese, di capirne più a fondo le dinamiche e le necessità dei giovani e, partendo da questo, capire meglio come agire.
Qual è la più grande soddisfazione derivata dal far parte del Corpo Diplomatico?
Sicuramente, la possibilità di poter incontrare più spesso Papa Francesco e sentirlo parlare di questioni che, come salesiani, ci stanno particolarmente a cuore. Nel suo ultimo messaggio al Corpo Diplomatico, il Papa ha dedicato un’ampia parte alla dignità dei giovani, ai diritti umani, all’ecologia: tutti temi a noi molto cari. Inoltre, ha spronato i giovani a mettersi al servizio della comunità e ad essere onesti cittadini, che non è altro che il messaggio della Strenna 2020 del Rettor Maggiore.