La corrispondenza belga di Don Bosco (1879 - 1888)
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11 Giugno 2019

Nel diciannovesimo secolo, molti cattolici consideravano Don Bosco un santo vivente. Anche in Belgio, la sua scelta radicale per la gioventù povera è resa nota dalla stampa. È oggetto di conversazione nei migliori circoli e la sua biografia è divorata. Un certo numero di belgi decide di scrivergli una lettera: gli affidano la loro gioia e il loro dolore. Negli archivi salesiani di Roma e Oud-Heverlee sono state conservate quasi duecento lettere che Don Bosco o Don Rua hanno ricevuto dal Belgio.

Queste lettere furono scritte tra il 21 febbraio 1879 e il 25 febbraio 1888, e aprono una finestra sui rapporti tra i belgi e Don Bosco negli ultimi dieci anni della sua vita, presentando al contempo un’immagine della compagine sociale e religiosa dei corrispondenti.

Il volume, promosso dall’Istituto Storico Salesiano (ISS), vanta introduzione, critica e note a cura di Wim Provoost (1978), professore di religione e storia. Tesi di laurea all’Università di Gent, 2004 – Don Bosco illustrato. Sviluppo dell’immagine di don Bosco nelle Fiandre 1860-1960. Ha pubblicato in Atti del 6 ° Convegno Internazionale dell’Opera di Storia Salesiana (2015): Da “sacerdote zelante” a “pioniere dell’Azione Cattolica”. L’immagine di don Bosco nel Belgio (1879-1934).

Editrice LAS, 386 pagine

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