Si temono anche ulteriori danni, poiché il Monte Aso, il vulcano più attivo dell’arcipelago, ha iniziato ad eruttare e conseguentemente è cresciuta la minaccia di frane nella zona colpita dal terremoto.
Le vie di comunicazione, strade, ferrovie, aeroporti, sono stati danneggiati, il che rende difficile l’accesso alle aree colpite. Le Forze Armate giapponesi, la Polizia, i Vigili del Fuoco e le ambulanze provenienti da tutto il paese hanno inviato personale nelle zone disastrate, a lavoro senza posa per salvare vite umane.
La Famiglia Salesiana non possiede opere nella Prefettura di Kumamoto, ma vi sono diverse case e opere nelle vicine Prefetture di Oita, Fukuoka, Nagasaki, Kagoshima e Miyazaki.
Nella parrocchia salesiana di Beppu, Prefettura di Oita, a causa del grande terremoto della tarda serata del 16 aprile, è caduta la statua del Sacro Cuore di Gesù e si è rotta la mano destra e si è spaccata a metà anche la copertura in marmo del fonte battesimale.
La sera stessa molte persone che abitano nelle vicinanze dell’opera si sono recate in parrocchia per trovare rifugio nelle sue strutture. Il parroco, don Orlando Lorenzo Puppo, SDB, ha fornito cibo e coperte a tutti loro; un gran numero di persone ha trascorso tutta la notte nel cortile dell’asilo “Stella dell’Oceano”, adiacente alla chiesa.
Mons. Dominic Miyahara, vescovo della diocesi di Fukuoka, che comprende la Prefettura di Kumamoto, ha lanciato un appello alla preghiera e alla raccolta fondi per i colpiti dal terremoto e ha anche chiesto alle strutture ecclesiastiche di essere disponibili e pronte ad aiutare chi è nel bisogno.
Anche la Caritas giapponese ha lanciato un appello per un raccolta d’emergenza.