La rete dei Salesiani per il Sociale (Federazione SCS-CNOS), facendo propria la frase di Don Bosco “La carità non conosce diversità di razze, né distanza di luoghi”; in risposta all'appello del Papa pronunciato durante l’Angelus del 6 gennaio scorso “Da parecchi giorni 49 persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone”; condividendo il pronunciamento di mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI: “non possiamo distogliere ulteriormente lo sguardo da queste vittime”; considerata la presenza a bordo di 13 minori, di cui otto non accompagnati; nel rispetto delle competenze e funzioni degli organismi amministrativi, unitamente a tante associazioni con cui collabora; si rende disponibile ad accogliere nelle proprie strutture i minori presenti a bordo nelle proprie sedi di: Arese (Centro Salesiano San Domenico Savio); Udine, Albarè e Gorizia (Ispettoria Salesiana Nord Est); Napoli (Istituto Salesiano “Menichini”); Catania (Associazione Metacometa e Don Bosco 2000); Foggia (Associazione Comunità sulla strada di Emmaus).
“Consideriamo che questo sia il gesto più vero e concreto per festeggiare la prossima ricorrenza di Don Bosco, fondatore dei Salesiani, che accolse senza alcune distinzione i giovani poveri della Torino dell’800”, dicono don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale, e don Carmine Ciavarella, Delegato nazionale per l’Emarginazione e il Disagio.