Brasile – La sfida della santità della vita quotidiana: “La Chiesa contiene tesori molto più preziosi... Che rimangono invisibili”
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07 Gennaio 2019

(ANS – Brasilia) – Alla fine di ogni anno, dai tempi di Don Bosco, il Rettor Maggiore dei Salesiani compie un rituale, che consiste la consegna alla Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice della “Strenna”, cioè di un testo che sviluppa il tema che guiderà le riflessioni e le azioni della Famiglia Salesiana nell’anno successivo. La Strenna è sempre una sfida. È radicata nella spiritualità salesiana e tocca temi della società e della Chiesa di oggi. Per questo 2019 la Strenna presenta una sfida molto attuale e valida: “La santità anche per te”.

di Ana Cosenza

“La santità è un dono, un comandamento e una missione. La santità è per tutti, perché corrisponde al piano fondamentale di Dio per noi. Essere santo non è alienarsi o allontanarsi dai fratelli, ma vivere in un’intensa (e talvolta dolorosa) esperienza di comunione – spiega il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime –. La santità non ha nulla a che vedere con una teoria... Ma piuttosto ha alcune caratteristiche della vita di Gesù che sono vicine, concrete, belle, appassionanti per ognuno, a cui forse la gente non pensa mai o ci pensa poco”.

La santità, cioè, deve essere vissuta nella vita quotidiana, come hanno fatto molti uomini e donne nel corso della storia, anche se solo alcuni di loro sono stati riconosciuti come santi dalla Chiesa.

Questo è un punto chiave e fondamentale della Strenna 2019. Questo messaggio del Rettor Maggiore riguarda l’importanza di essere santi, non di essere dichiarati santi. “I santi canonizzati sono come la facciata della chiesa; ma la chiesa contiene tesori molto più preziosi al suo interno, che tuttavia rimangono invisibili”. Questa parte interna, meno visibile, è quella che la Strenna vuole invitarvi a scoprire.

Così la Strenna per il 2019 parla della necessità di essere santi con i giovani. In un certo senso, è del tutto logico che Domenico Savio sia stato il primo canonizzato dopo Don Bosco: i frutti della santità dei Salesiani sono i giovani santi, e la santità dei giovani è in un certo senso l’indicatore della santità dei membri della Famiglia Salesiana.

Il testo della Strenna ribadisce che la santità non allontana la persona dai suoi doveri o interessi. La santità non è un obiettivo solo per alcuni. È la vita piena, secondo il disegno e il dono di Dio. Si tratta, quindi, di un “cammino di profonda umanizzazione, come ogni autentica esperienza spirituale”.

La santità non è per “i migliori” o “i più preparati”, perché “la santità è partecipazione alla vita di Dio”.

Fonte: Bollettino Salesiano del Brasile

InfoANS

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