L’evento ha voluto celebrare i 25 anni di attività dedicati ai giovani del Paese. “Questa realtà ha dimostrato di saper durare negli anni per il suo modo di operare, ma soprattutto per il suo metodo che mette in relazione persone con gli stati di vita più diversi (religiosi e laici) e tutto questo in linea con lo spirito del Concilio Vaticano II” ha continuato don Martoglio.
Durante la mattinata di lavori una finestra è stata aperta sulla storia della Federazione, nata il 9 luglio 1993 e che oggi conta più 80 enti non-profit, tutti ispirati e guidati dalla passione educativa di San Giovanni Bosco.
L’associazione è stata pioniera nell’aver creduto da subito nel grande valore dell’obiezione di coscienza (oggi Servizio Civile) e in questi mesi si prepara ad affrontare con coraggio il nuovo assetto associazionistico introdotto nel Paese con la cosiddetta Riforma del Terzo Settore.
Proprio tale riforma è stata affrontata nel pomeriggio della giornata d’assemblea dai vari Delegati, che, divisi in gruppi, hanno esaminato i cambiamenti normativi previsti dal nuovo Codice e dai singoli decreti. In mattinata, invece, erano intervenuti don Domenico Ricca, già Presidente di Salesiani per il Sociale, insieme al Direttore Generale della Federazione, Andrea Sebastiani, e quindi don Giovanni D’Andrea, Presidente, che aveva presentato la relazione sulle attività svolte nel 2017.
L’assemblea è stata anche l’occasione per lanciare lo spot celebrativo del venticinquesimo anniversario, realizzato dalla sede nazionale e già diffuso attraverso le reti sociali.
Attraverso le organizzazioni associate oggi Salesiani per il Sociale anima 33 comunità residenziali (case famiglia, comunità alloggio e di semi-autonomia), 30 centri diurni e 17 centri d’accoglienza e accompagnamento contro le dipendenze, diffusi su tutto il territorio nazionale. Questo lavoro è portato avanti da oltre 780 operatori qualificati, circa 100 soci sostenitori e più di 2000 volontari.
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