Agostino Sella, Presidente della associazione, ha dichiarato: “Si tratta di un gesto molto vile contro dei ragazzi che hanno già grandi difficoltà”. “I ragazzi sono sbigottiti per il colpo di lupara sparato in piena notte. Noi, tuttavia, non ci lasciamo intimidire e continueremo a fare il nostro lavoro di accoglienza”. E conclude: “Pietraperzia si è dimostrata una città molto accogliente e non riusciamo assolutamente a comprendere il senso di tale ignobile gesto”.
Nei giorni passati, infatti, erano stati numerosi i pietrini giunti presso l’associazione per dare solidarietà ed aiuto ai ragazzi in accoglienza, mettendosi a disposizione volontariamente per aiutarci nelle attività di integrazione.
A seguito di questo grave gesto criminale, le autorità locali hanno deciso il rafforzamento degli organi di Polizia e Carabinieri; e in attesa che gli inquirenti facciano luce sugli autori, di ieri, giovedì 15 febbraio, mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, ha voluto celebrare una messa nella località di Pietraperzia insieme al clero del luogo.
“Noi continuiamo nella nostra opera di accoglienza sicuri che come sempre alla fine il bene avrà la meglio sul male”, è la conclusione del comunicato diffuso dall’associazione salesiana.
L’Associazione Don Bosco 2000 promuove l’integrazione e l’accoglienza, con particolare attenzione verso chi vive situazioni di disagio sociale, economico ed intellettuale. L’operato dell’associazione, ispirato alla visione cristiana e alla tradizione educativa salesiana, si articola attraverso quattro centri: a Piazza Armerina, ad Aidone (secondo un modello di accoglienza “diffusa”), a Catania (dedicato ai Minori Stranieri Non Accompagnati) e a Villarosa (in locali confiscati alla mafia).