Francia – Salesiani di Don Bosco: cosa si fa per i minori migranti?
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15 Giugno 2017

(ANS – Gradignan) – Le opere di assistenza sociale dei Salesiani di Don Bosco in Europa e in tutto il mondo accolgono numerosi minori migranti e realizzano un prezioso lavoro d’integrazione per permettere a questi giovani di trovare facilmente il loro posto nel paese che li ospita.

Sul loro cammino alcuni giovani migranti hanno incontrato il sostegno dei Salesiani; è il caso di Amine, dal Ghana, oggi ospite in Germania. In Spagna, è stato accolto dalla Fondazione Don Bosco, e accompagnato da due religiosi e vari educatori, tra cui alcuni dei quali Salesiani Cooperatori. Racconta Amine: “Mi hanno ridato il morale. Non posso dimenticare ciò che dei Cristiani hanno fatto per me, che sono Musulmano. Stare insieme è stata una gioia per me. Ho sentito che abbiamo lo stesso Dio e la stessa forza nelle nostre convinzioni di fraternità. Questo davvero mi ha rimesso in piedi, dopo tutte le sofferenze che avevo sperimentato durante il viaggio”.

In tutto il mondo sono numerose le opere salesiane attive con i migranti e i rifugiati. In Francia il Centro di Rieducazione e di Formazione Professionale (CRFP), dell’Istituto Don Bosco di Gradignan, è uno degli istituti della Rete Don Bosco per l’Azione Sociale che accoglie minori migranti. Sylvie Dufeu, Direttrice del CRFP accoglie nel suo centro 30 migranti su un totale di 90 ragazzi. “Ospitiamo con gioia dei giovani afgani, pakistani, maliani, ivoriani, guineani. Sono tutti maschi. E riescono a convivere bene insieme, perché svolgiamo un lavoro educativo apposito per allentare le tensioni. Hanno molte attività comuni, così che possono amalgamarsi gli uni, gli altri. Nel nostro centro si integrano ben presto nella formazione professionale. Ci mettono tutto se stessi. D’altra parte, a noi tocca anche gestire la delusione quando accade che qualche scuola li rifiuti perché non hanno il livello di studi richiesto”.

Sempre in Francia, le organizzazioni cattoliche fanno rete insieme per far sentire la voce di chi non ha voce. Di fronte ai pericoli che accompagnano questi giovani – abbandono, delinquenza, prostituzione… – è stato istituito dal “Secours Catholique” un collettivo denominato “Insieme contro la tratta di esseri umani” (Ensemble contre la traite des êtres humains), che svolge attività di tutela legale e sensibilizzazione per modificare l’atteggiamento verso tali giovani e portare proposte alle autorità pubbliche.

Fonte: Don Bosco Aujourd’hui

InfoANS

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