Il seminario è iniziato con una danza di preghiera e un discorso di benvenuto del dottor Shabu Thottumkal. Il principale oratore, il dott. F.V. Anthony, ha introdotto il concetto di Teologia Pubblica, che ha descritto come “Teologia in uscita”. Ha sottolineato che la teologia deve uscire dai confini accademici e impegnarsi con i problemi reali del mondo. Facendo riferimento a Papa Francesco, il dottor Anthony ha evidenziato il passaggio dalla Missio Ad Gentes alla Missio Inter Gentes, una missione che promuove la crescita reciproca tra la Chiesa e la società. Ha sottolineato l’importanza del dialogo tra culture e fedi diverse, esortando la teologia pubblica a promuovere il rispetto reciproco e la collaborazione per il miglioramento dell’umanità, e per questo ha invitato i partecipanti ad esplorare come la Teologia Pubblica, ispirata ai valori del Vangelo, possa contribuire a creare un mondo più giusto, inclusivo e pacifico.
Don Michal Vojtas, SDB, docente dell’UPS, ha tenuto una presentazione sull’evoluzione della cultura, dalle tradizioni orali alle piattaforme digitali, richiamando l’attenzione sul ruolo crescente dell’IA nell’attuale era digitale. Utilizzando l’esempio dell’IA salesiana, uno strumento per la ricerca e l’educazione, ha spiegato come l’IA possa raccogliere e presentare dati complessi in modo coerente; e ha sottolineato che, se usata in modo etico, l’IA può servire come risorsa preziosa per l’educazione e l’evangelizzazione, aiutando la Chiesa nella sua missione.
In entrambe le giornate si sono svolte vivaci discussioni di gruppo, con i 230 partecipanti al seminario divisi in 12 gruppi. I dibattiti si sono concentrati sul ruolo dei programmi di studio nella promozione dello sviluppo umano, sulle sfide della diversità religiosa e culturale nei contesti locali, sull’applicazione dell’IA nell’istruzione e nei servizi sociali e sul ruolo dei laici nella promozione dei diritti umani. Un tema chiave emerso dai vari confronti discussioni è stato quello di come raggiungere lo sviluppo umano in un mondo diverso e in evoluzione. Ogni gruppo ha presentato i propri risultati, offrendo spunti su come la teologia possa impegnarsi maggiormente nelle questioni sociali.
La proiezione del film “The Old Oak” ha fornito ulteriori spunti di riflessione al seminario, con i partecipanti che hanno ragionato insieme sui temi della teologia pubblica presentati nel film.
Il secondo giorno, le discussioni si sono concentrate sulle applicazioni pratiche della Teologia Pubblica nell’educazione e nel servizio sociale. Il dottor Anthony ha condiviso esempi di come l’impegno cristiano possa influenzare il cambiamento sociale, e ha portato il caso di M.F. Farooqui, un amministratore indiano ispirato dai valori cristiani per avviare progetti umanitari, tra cui l’“Anbu Illam” di Salem.
Don Vojtas ha poi esplorato ulteriormente il potenziale dell’IA nel servizio sociale, suggerendo che potrebbe migliorare gli sforzi di sensibilizzazione semplificando le operazioni. Tuttavia, ha ricordato che l’IA non dovrebbe sostituire il legame personale e umano, che è fondamentale per il lavoro missionario.
Al termine del seminario, il dottor James Kadankavil ha sintetizzato quanto emerso, sottolineando che la teologia dovrebbe sempre muoversi da Dio alle persone e dalle persone a Dio. Per questo ha incoraggiato i partecipanti a impegnarsi attivamente nelle sfide e nelle opportunità della Teologia Pubblica e dell’IA, esortandoli a essere operatori della Parola, non solo uditori.
Il seminario si è concluso con un ringraziamento al diacono Arokia Berdouil Raj, che da parte sua ha esteso i ringraziamenti ai partecipanti e agli organizzatori per il loro contributo.
Don Sivy Koroth, SDB
Fonte: Don Bosco India
