di don Felice Furlan
missionario italiano nelle Filippine
"Il morbo di Parkinson è entrato nella mia vita solo 4 anni fa senza molto preavviso, solo poche settimane dopo aver celebrato i miei 50 anni di molto attiva vita salesiana e missionaria dedicata ai giovani delle Filippine e Papua Nuova Guinea. Ora sto cercando di scoprire ciò che il nostro buon Dio vuole da me!
Ho sempre avuto fretta e non ho mai avuto il tempo di riposarmi, cercando sempre di sviluppare alcune attività pastorali, non riuscendo a trovare tempo per me stesso: la mia vita è stata totalmente donata ai giovani. Oggi dipendo da altri, anche nelle cose più semplici della vita quotidiana. La mia sedia a rotelle è un simbolo della mia non-attività. È difficile accettare questa situazione, ma cerco il più possibile di essere di aiuto alla mia comunità, ai nostri giovani nella Confessione e con la mia presenza in diverse attività della mia Comunità. Come è mia abitudine, guardo la mia vita con gli occhi di Dio e questo rende i miei giorni pieni di sorriso di Dio. Mi chiamo Felice e sono felice di servire il Signore soprattutto in questo momento specifico, mentre mi sto avvicinando alla fase finale della mia vita.
Penso che la mia situazione sia in realtà un invito speciale del Signore a servirLo, a servire la sua Chiesa, la nostra Congregazione e i giovani attraverso la mia preghiera e la sofferenza come mezzo di salvezza e di purificazione per i miei peccati. Sembra che il buon Signore voglia affidare a me questa missione speciale che è adatta alla mia età e alla mia situazione!
Con le vostre preghiere aiutatemi a rendere la mia vita un Felice dono del Signore, offrendo le mie sofferenze per la sua Chiesa, per la nostra Congregazione e per i giovani!"