L’Esposizione dei Capolavori, che vede il suo svolgimento dal 2008, è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi, e l’evento in cui si rafforza e consolida la sinergia tra il mondo del lavoro e il Centro di Formazione Professionale.
Nella cornice del grande “Auditorium Don Bosco”, il pubblico presente è stato accolto dal saluto iniziale del Direttore della Formazione del CNOS-FAP Nazionale, Fabrizio Tosti, che ha presentato i relatori e il programma della giornata.
In apertura è intervenuto don Roberto Dal Molin, Superiore dell’Ispettoria salesiana “San Carlo Borromeo” dell’Italia Lombardo Emiliana (ILE), dando il benvenuto agli allievi, alle aziende e agli ospiti presenti. Nel suo saluto ha sottolineato come “con una seria preparazione professionale ogni giorno cerchiamo di dare ai ragazzi una solida formazione umana, perché non solo si integrino nel contesto civile, ma siano una risorsa per la società e investano il loro talento per la crescita oggi del Paese che sarà domani”.
L’introduzione è proseguita con il saluto di don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale del CNOS-FAP, che ha sottolineato il rapporto proficuo che si instaura tra i giovani e gli adulti con l’Esposizione Capolavori. Egli ha anche messo in luce come per Don Bosco i ragazzi siano sempre stati soggetto dei suoi sogni e progetto, ma mai oggetto. “Don Bosco chiede loro di essere protagonisti, di essere convinti di essere capaci anche delle cose più difficili. Don Bosco, con il suo coraggio, ci racconta che questo funziona, che scommettere su di loro è la scelta vincente”.
Terminati questi due primi interventi sono stati presentati i relatori della tavola rotonda, moderata da Sergio Slavazza.
La parola è stata subito lasciata al Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, felice di poter intervenire al dibattito proprio in virtù del grande impegno profuso dalla Congregazione nella formazione professionale dei giovani, ereditato dallo stesso fondatore. E sul valore e gli obiettivi di questo impegno, ha ricordato: “Don Bosco aveva capito che i suoi ragazzi avevano dignità, potenzialità e possibilità di cambiare la loro vita. Questa cosa all’apparenza semplice ci dice che anche oggi è possibile; non tutti i giovani potranno esprimersi ai più alti livelli, ma questo non importa: a tutti è importante dare l’opportunità di una formazione base, adatta a sopravvivere con dignità, con rispetto”.
A dare voce alle istituzioni è stata Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, la quale ha rimarcato l’importanza della formazione professionale, perché da essa “passa il futuro della nostra società, che a sua volta passa dall’investimento sul presente dei giovani”. In un secondo momento Tironi si è soffermata sulla centralità del rapporto tra aziende e ambienti formativi, portando ad esempio le sinergie attive nel contesto regionale lombardo, che alzano la qualità dei percorsi professionali degli allievi e favoriscono l’inserimento lavorativo alla conclusione del percorso di studio.
Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, rappresentante significativo del mondo produttivo, ha posto l’attenzione su come le competenze richieste dal mondo del lavoro cambino ad una velocità sempre maggiore. A tale cambiamento si può rispondere in due modi: “subire in modo passivo il cambiamento, allontanandoci sempre più dal concetto di lavoro attivo; oppure, la seconda strada, più auspicabile, è cavalcare il cambiamento, e possiamo farlo solo con le competenze”. Anche per il Vicepresidente Brugnoli “l’alleanza tra imprese, scuole e territorio è strategica e sarà la soluzione vincente per garantire il futuro ai nostri ragazzi”.
Per dare completezza e centralità ai protagonisti dell’Esposizione Capolavori, hanno portato la loro testimonianza due exallievi del Centro di Formazione Professionale di Arese, Andrea Ciotti e Daniele Lodigiani, i quali hanno raccontato come l’esperienza formativa scolastica e l’interazione diretta con il mondo delle aziende abbia costituito un punto cardine per la loro vita professionale.
In sala, e attraverso alcuni contributi video, sono state rappresentate molte grandi imprese e aziende nazionali ed internazionali che quotidianamente sono portatrici di interessi nei confronti dei Centri di Formazione Professionale salesiani del CNOS-FAP e che collaborano per il raggiungimento degli obiettivi formativi dei giovani, attraverso l’innovazione tecnologica e il know-how dei propri professionisti.
L’evento si è concluso con il buffet allestito negli spazi adiacenti l’auditorium, preparato e gestito dai ragazzi e dai formatori del corso “Operatore della Ristorazione” del Centro di Formazione Professionale dei salesiani di Arese.
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