Due intere giornate sono state dedicati alla formazione di Direttori, Economi, Coordinatori Pastorali e Consiglieri ispettoriali. Innanzitutto, si è lavorato sul documento: “L’educatore-pastore salesiano nella Comunità Educativo-Pastorale”. Dopo la presentazione del tema, sono state approfondite idee, sentimenti e domande in riferimento ad alcune parole chiave: competenze personali e fiducia; accompagnamento e salario emotivo; discepolato e testimonianza; equilibrio apostolico e grazia dell’unità; relazione di amicizia con Dio e vita interiore permanente e feconda. “La carità del Buon Pastore è il punto di riferimento della paternità salesiana”, ha insistito don García Morcuende.
Il secondo grande tema proposto dal Consigliere Generale è stato “La leadership apostolica in un’opera salesiana”. In quest’occasione egli ha parlato a lungo delle attitudini necessarie ad un Direttore o responsabile di un settore: la coerenza dà fiducia, quindi il leader che serve deve essere comunitario, con passione apostolica e motivante. Inoltre, un Direttore deve essere in grado di formulare la visione dell’opera, ma senza essere egocentrico. Don García Morcuende ha dunque insistito sulla necessità delle motivazioni del salesiano: “lavorare dall’interno per avere un impatto all’esterno”.
Un altro tema discusso è stato quello dell’applicazione pratica nelle case dei criteri oratoriani. Dopo aver presentato vari aspetti concreti, i salesiani hanno sviluppato un’analisi delle loro opere, alla luce delle indicazioni suggerite. Si confrontati sull’esperienza dello spirito di famiglia, della vita religiosa e della pedagogia degli itinerari, della crescita integrale attraverso l’educazione e della pedagogia della gioia e della festa.
Infine, don García Morcuende ha presentato graficamente una sintesi della Pastorale Giovanile Salesiana, e per farlo ha utilizzato come base il Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, una carta di navigazione per il servizio educativo pastorale di tutte le opere e presenze salesiane, con l’obiettivo di illuminare e guidare il lavoro con i giovani ispirato a Don Bosco e al suo Sistema Educativo.
Durante l’incontro formativo con gli studenti in formazione (novizi, post-novizi e tirocinanti) sono stati condivisi gli aspetti chiave della Pastorale Giovanile Salesiana. “Quando guardiamo al salesiano - ha detto il Consigliere Generale – cerchiamo di sapere quale sia la sua identità, la sua spiritualità e, di conseguenza, il suo stile di vita. In verità, ci sono molti tratti che lo definiscono, ma in qualche modo ci deve essere un asse portante che produce armonia. Precisamente, l’asse che dà unità interna al salesiano è la carità pastorale”. Infatti, ha proseguito, “la carità pastorale informa l’amore del salesiano fin dall’inizio del suo cammino formativo. Il salesiano vive di e per amore. È un amore che si rivolge a Dio e, in secondo luogo, si rivolge a tutto ciò che Dio ama, i giovani. Sono due tratti inseparabili”.
Infine, con gli animatori giovanili, si è discusso del profilo dell’animatore e si è condiviso come Don Bosco abbia indicato che sono la fiducia e l’amicizia ad aprire il cuore dei giovani e a disporli all’azione educativa. Gli animatori hanno ribadito di credere nella forza interiore di ogni giovane come protagonista della propria crescita e maturazione, e nell’accompagnamento educativo come mezzo per aiutarlo a farlo.
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