Puoi presentarti?
Sono Michał Cebulski, vengo dalla Polonia, Ispettoria di Cracovia (PLS). Sono Salesiano di Don Bosco dal 2014 e quest’anno, tre mesi fa, ho ricevuto l’ordinazione sacerdotale.
Cosa ti ha spinto a fare questa scelta di diventare missionario?
Sono state molte le ispirazioni che mi hanno spinto a diventare missionario. In effetti, fin dall’infanzia, quando ascoltavo le storie dei missionari, sentivo un desiderio specifico di fare quello che fanno loro. Una volta ho sentito la frase “Non possiamo essere soddisfatti se pensiamo a tutte quelle persone che non conoscono Cristo”, e questo mi lasciava un senso di profonda inquietudine. Ricordo che non riuscivo a smettere di pensare a queste parole. Più tardi, quando ho scoperto l’invito di Cristo ad approfondire il rapporto con Lui, ho capito che non c’è gioia più grande nella vita che essere vicini a Lui. Da parte mia voglio solo condividere questo fatto con gli altri, soprattutto con i giovani.
Sei contento del luogo in cui stai per andare? Hai qualche timore o preoccupazione riguardo al nuovo luogo, alla cultura e alle persone?
Sono stata mandato in Lituania, Paese che confina con la Polonia. Ne sono molto felice; le nostre nazioni sono simili per molti aspetti, il clima e il cibo non cambieranno molto per me. Lavorare con la comunità polacca che vive a Vilnius sarà uno dei miei compiti. La lingua lituana non sarà facile per me, ma anche avvicinarmi ai lituani e capire la loro cultura sarà una mia priorità, e non sarà impossibile. Spero di essere in grado di condividere il Vangelo tra entrambe le comunità.
Come hanno reagito i tuoi familiari, amici e confratelli quando hai detto loro della tua vocazione missionaria?
Ho sperimentato un grande sostegno da parte della mia famiglia, dei miei amici e dei miei confratelli quando ho parlato loro della mia vocazione missionaria. Vedo che queste persone sono consapevoli dei bisogni che ci sono in diverse parti del mondo. E la mia famiglia è stata felice di sapere che sarò inviato in un Paese vicino alla Polonia.
Quali sono i tuoi sogni riguardo alla vita missionaria?
Il mio sogno missionario è che le persone scoprano l’amore di Dio attraverso il mio servizio. Cercherò di comprendere quali sono i bisogni delle persone ed essere una risposta per loro. Sogno di aiutare i giovani a vivere con la vera gioia nella loro vita. E Don Bosco ci ha detto che questa gioia è causata da un cuore puro.
Hai in mente qualche modello di grande missionario di cui vuoi imitare lo stile e la vita?
San Paolo è per me uno dei migliori esempi di missionario; non si è preoccupato dei problemi, della stanchezza, della mancanza di mezzi di sostentamento e di proprietà. Le sue parole: “Per amor suo ho accettato la perdita di tutte le cose e le considero come spazzatura, per guadagnare Cristo”, mi ispirano molto.
Qual è il tuo messaggio ai giovani sulla scelta missionaria e sulla vocazione?
Vorrei dire a tutti i giovani che Dio si prende cura del suo popolo. Significa che quando ci lasciamo usare da Lui “come uno strumento”, Egli non ci metterà in difficoltà, siamo in grado di persistere. Fare la Sua volontà, condividere noi stessi e vivere per gli altri ci porta alla vera soddisfazione e al vero senso della vita.
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