Angola – “Un nuovo inizio” dà una seconda possibilità a più di 200 minori in conflitto con la legge

14 Luglio 2023

(ANS – Luanda) – I salesiani in Angola, come in molti altri Paesi, si occupano specificamente dei giovani a rischio e da diversi anni sviluppano un programma di riabilitazione per i minori in conflitto con la legge, seguendo il Sistema Preventivo di Don Bosco: “Um novo começo” (“Un nuovo inizio”). I minori e le loro famiglie beneficiano ogni anno di questa iniziativa educativa e sociale che offre corsi di formazione, competenze professionali e consulenza psicologica per il reinserimento dei minori in un ambiente familiare salubre.

In Angola non esistono strutture per i minori che hanno infranto la legge. Alcuni vengono mandati in centri di disintossicazione, altri sono seguiti dai servizi sociali, molti tornano in strada e dopo poco tempo tornano a fare gli stessi errori. La peculiarità del programma salesiano “Um novo começo” è che i missionari salesiani coinvolgono attivamente le famiglie, non solo cercando di riportare i minori nel loro alveo familiare, con attività di sviluppo personale, educative e scolastiche, ma anche offrendo ai genitori un sostegno psicologico e la possibilità di seguire corsi professionali.

Lo scorso anno, 209 minori (186 ragazzi e 23 ragazze) e le loro famiglie hanno beneficiato a Luanda dell’iniziativa salesiana, sviluppata da “Dom Bosco Angola”, con il finanziamento dell’Unione Europea e il sostegno del governo angolano e dell’UNICEF.

Francisco, 16 anni, è uno dei beneficiari del programma salesiano. Faceva parte di un gruppo di adolescenti che, durante una rissa, aveva accoltellato un altro giovane, che ha rischiato di morire. Il giudice gli ha concesso sei mesi di libertà vigilata e ha scontato la pena nel centro salesiano attraverso il progetto “Un novo começo”.

“Quando sono arrivato dai Salesiani, mi sono subito piaciuti molto gli educatori e il dialogo che hanno avuto con me sulle compagnie, sullo smettere di fumare e di bere... Tanto che ho persino portato un amico con me a seguire i corsi”, spiega. Francisco ha partecipato al laboratorio di pittura e disegno e a quello di Riferimenti, Genere e Sessualità. L’obiettivo di tutti i corsi è promuovere l’inclusione degli adolescenti nei gruppi e nei progetti sviluppati dal municipio, rafforzare la loro autostima e la loro responsabilità sociale, stimolare la loro partecipazione a gruppi artistici e culturali e contribuire in modo significativo alla costruzione e al rafforzamento della loro identità.

I responsabili del progetto assistono e guidano le famiglie nella necessaria attenzione agli adolescenti nei processi di cambiamento comportamentale. Inoltre, promuovono la salute e l’educazione, forniscono le opportunità necessarie per i loro processi di sviluppo, nonché l’accesso alla cultura, allo sport e al tempo libero ben adoperato; tutte cose che aiutano i minori a reintegrarsi nella società e a vivere con gioia e senso di realizzazione.

“La mia famiglia è stata molto felice di vedermi fare questi corsi e partecipare a queste attività. Con l’aiuto degli educatori del progetto e della mia famiglia, che mi ha sostenuto fin dall’inizio, ho deciso davvero di dare un nuovo inizio alla mia vita”, spiega Francisco.

Marquinha Pires è la madre di uno dei beneficiari del progetto. “Mio figlio è qui da nove mesi, è una persona nuova e si comporta bene. Ringrazio i Salesiani dell’Angola per il lavoro che hanno svolto con noi e con i nostri figli che, a causa delle circostanze della vita, sono finiti davanti al giudice minorile. Il progetto ‘Um novo começo’ ci ha aiutato molto nel processo di rieducazione”, testimonia.

Lei stessa ha frequentato uno dei corsi offerti dai salesiani, quello sulla genitorialità, e riporta come sia stato molto utile per le famiglie con figli che hanno infranto la legge, perché permette loro di rieducare i propri figli “attraverso vari argomenti, come la comunicazione assertiva e positiva, il recupero e il reinserimento nella società, la didattica per la scuola primaria e l’assistenza psicologica e medica”.

“L’impossibile è diventato possibile, perché pensavamo che la pandemia avrebbe rovinato l’accompagnamento ai nostri figli e che non avrebbero continuato i corsi professionali previsti dal progetto. Ma con nostra grande gioia tutto questo non è successo” conclude la donna con soddisfazione.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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