Oltre ad essere al fianco dei più bisognosi in questi paesi, il contributo salesiano si estende all’elaborazione di politiche efficaci che possano favorire la costruzione di un mondo più giusto ed equo per tutti. Oggi questa dei migranti e rifugiati è una delle questioni più strettamente collegate alla povertà ed ai conflitti, come sottolineato anche negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG, in inglese) e nell’Agenda 2030, e il carisma salesiano può dare un importante contributo a questa causa, anche in risposta all’appello di Papa Francesco che invita ad unire le forze nella lotta alle ingiustizie del mondo presente.
Tra le questioni più scottanti all’interno del tema migrazioni, la detenzione dei minori è una delle più grandi preoccupazioni da parte salesiana. Tale questione è stata aspramente dibattuta in occasione del Summit, sino ad arrivare all’assunzione di un impegno di tutti gli Stati a lavorare verso l’eliminazione della detenzione dei minori migranti. Nonostante questo risultato positivo, c’è ancora ragione di temere che l’interesse superiore del minore possa essere ancora violato, dal momento che – nel paragrafo 33 di questa Dichiarazione di New York – si afferma che la detenzione dei minori può essere utilizzata come misura di ultima istanza.
I Salesiani cercano di essere presenti negli eventi principali che mirano ad influenzare le politiche globali, come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Don Thomas Pallithanam da Hyderabad, India, sta partecipando alla sessione attuale di questa istanza mondiale, sia come rappresentante della ONG salesiana “People's Action For Rural Awakening”, sia come delegato nazionale di “Action 4 Sustainable Development” guidata da CIVICUS, Alleanza mondiale per la partecipazione dei cittadini.
Don Pallithanam ha sottolineato l’importanza e le ragioni della partecipazione a tale evento di Alto Livello delle Nazioni Unite: “Per quanto riguarda i migranti, siamo molto preoccupati dalle migrazioni interne, nelle quali specialmente i poveri, Adivasi e indigeni, sono espulsi con la forza dal loro territorio tradizionale di origine in nome dello sviluppo della nazione. Sono sempre i poveri a dover essere sacrificati per lo sviluppo di qualsiasi nazione e nel contesto dello sviluppo sostenibile. Tutto ciò deve essere affrontato con urgenza.
In India, abbiamo selezionato un ulteriore ‘Obiettivo 18’, cioè quello di far conoscere gli altri 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile a tutti! Dal 16 settembre 2016 sono in corso workshop regionali progettati per accompagnare questo processo.
Come Salesiani, in India, stiamo realizzando uno sforzo importante in questa direzione attraverso i nostri centri ‘Youth at Risk’ – programma per l’educazione ai diritti umani delle Ispettorie di Bangalore ed Hyderabad.”
Oltre alla presenza Salesiana a questo evento di Alto Livello delle Nazioni Unite, vari esperti della Famiglia Salesiana e varie ONG collegate sono attualmente al lavoro per elaborare proposte ed azioni concrete con riferimento alla questione dei migranti e dei rifugiati, e tra questi con particolare attenzione ai giovani ed ai minori non accompagnati.
I Salesiani inoltre stanno dedicando un forte impegno alla riflessione intorno alla sfida lanciata dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dall’Agenda 2030. In questa direzione, sarà presto pubblicato e diffuso un position paper che descriverà l’impegno salesiano con particolare riferimento al raggiungimento dell’obiettivo SDG4, relativo all’educazione.
