Durante il Capitolo Ispettoriale salesiani e loro collaboratori cercheranno di discernere i passi da compiere per progettare insieme l’“Uruguay salesiano” che sognano di costruire insieme.
In vista di quell’appuntamento, nei locali dell’istituto salesiano “Giovanni XXIII” ha avuto inizio l’assemblea precapitolare, con una preghiera guidata dal gruppo “Hay Algo Más”.
Poi, nell’Auditorium dell’Istituto Salesiano di Formazione (ISF), l’Ispettore di URU, don Alfonso Bauer, ha invitato tutti a riprendere l’immagine del fuoco, presente nel Progetto Educativo Pastorale Salesiano dell’Ispettoria (PEPSI), e a riflettere su “come sta il nostro fuoco, la nostra vita, la nostra interiorità; a come arrivare a toccare il luogo più autentico, partendo da Dio, dal nostro carisma”.
Quindi, don Bauer ha illustrato le tre condizioni necessarie per il Capitolo e nella sua preparazione: la sinodalità, poiché “questo viaggio si fa insieme”; il discernimento, perché “dobbiamo ascoltare ciò che Dio vuole da noi, dalla nostra Ispettoria, per la nostra missione”; e, infine, la corresponsabilità, perché “ognuno è responsabile nel luogo in cui si trova affinché ciò che discerniamo, il progetto di Dio, possa essere messo in pratica”.
Dopo alcuni interventi del Regolatore, don Sebastián Ferreyra, e della dott.ssa Sofia Gutfraind, dell’équipe di coordinamento ispettoriale, sugli aspetti principali del cammino capitolare, è intervenuto don Romero, che ha offerto il suo punto di vista e condiviso i sogni e le speranze che ha riscontrato nell’Uruguay salesiano.
Tra questi, egli ha segnalato: il desiderio di una fraternità sentita e curata; una spiritualità e una coscienza ecologica sempre più integrate nella proposta educativo-pastorale; la speranza di poter affrontare con più decisione il lavoro pastorale di accompagnamento dei giovani universitari; e il sogno di rafforzare la rete degli oratori e la formazione degli animatori.
Poi don Romero ha anche delineato ciò che caratterizza il modo di incarnare il carisma salesiano in Uruguay e ha evidenziato la ricca varietà di presenze salesiane; il lavoro condiviso con i laici, con un buon gruppo di laici professionisti e generosi che condividono carisma e responsabilità; l’opzione per gli ambienti popolari e per i giovani più poveri; la forte preparazione all’inserimento nel mondo del lavoro e la qualità della preparazione per l’ingresso all’università dei diplomati; l’impegno missionario, il Movimento Giovanile Salesiano e gli oratori.
Infine, il Consigliere Regionale ha anche evidenziato alcune minacce cui prestare attenzione e le potenzialità che possono aiutare a fare passi avanti in una fedeltà creativa e ciò che richiede la Congregazione.
L’assemblea si è poi completata con i lavori di gruppo per individuare i temi del Capitolo Ispettoriale, una presentazione di sintesi di quanto condiviso e la preghiera finale.
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