Così, da parte della Postulazione Generale della Congregazione, don Pierluigi Cameroni ha invitato un’équipe di salesiani e laici, sia italiani sia argentini, a pensare insieme a un motto e a un logo che esprimessero nel modo più chiaro possibile la figura radiosa e allo stesso tempo semplice di Artemide Zatti.
Dopo vari suggerimenti di possibili motti, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, insieme al Postulatore Generale, Don Pierluigi Cameroni, ha presentato il motto della canonizzazione “Credetti, promisi, guarii”. Quasi tutte le proposte avevano come base comune queste tre parole pronunciate dal futuro santo quando rendeva testimonianza della sua guarigione miracolosa della tubercolosi e, di conseguenza, dell’origine della sua vocazione al servizio dei malati e dei poveri. Sono tre verbi che segnano un percorso spirituale di abbandono nelle mani di Dio e di dedizione al bene degli altri. Lui, che è stato guarito, ora sarà un guaritore, non solo con i rimedi e le tecniche mediche, ma con tutta la sua persona, con l’amore incondizionato che dimostrava quotidianamente.
Dalla scelta del motto, sono stati proposti alcuni disegni per il logo, ed è stato scelto, infine, quello mostrato nell’immagine.
I due colori, rosso e blu, alludono ai colori di Maria Ausiliatrice e rivelano l’amore per Dio e per il prossimo che hanno contraddistinto l’intera vita di Zatti (rosso), nonché una vita abbandonata al mistero della Sua volontà e della Divina Provvidenza (blu).
L’appellativo “santo” è preceduto dal nome di questo salesiano coadiutore, cioè il modo comune con cui i suoi “parenti”, i poveri, erano soliti chiamarlo. Così, questo “fratello maggiore” dei malati e dei poveri, che lo chiamavamo semplicemente “Artemide Zatti”, viene ora proclamato “santo”.
Il logo può essere scaricato in diverse lingue cliccando qui: Logo Zatti Santo. Questo e molto altro su questo grande santo salesiano si può trovare sul sito www.zatti.org
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