Lo scorso maggio si è conclusa la prima parte del progetto “Garantire l’accesso ad un’educazione di qualità per i giovani sfollati delle zone rurali di Touba, Mali”, progetto finanziato dalla Agencia dell’Estremadura per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo (AEXCID) e il Comune di Utrera, che ha portato alla costruzione e alla messa in opera del “Foyer Don Bosco” di Touba.
Il Foyer Don Bosco fa parte del centro educativo “Complexe Scolaire-Saint Jean Bosco” e attualmente accoglie 60 studenti internati, provenienti dalle zone rurali e da famiglie con poche risorse; per il solo fatto di essere ospitati presso il foyer, ora essi hanno maggiori opportunità di proseguire gli studi. Grazie al progetto, inoltre, è stata anche migliorata l’attrezzatura del centro, con l’acquisizione di materiale didattico e sportivo.
La seconda parte del progetto mira invece a migliorare la qualità dei servizi offerti e prevede, tra le altre misure, d’investire nella formazione degli insegnanti, acquistare libri per la biblioteca, realizzare una sala studio aperta tutto il giorno e potenziare la capacità di gestione e pianificazione del centro.
In Mali, 4 bambini su 5 e più della metà delle donne del paese soffrono di anemia. “Un popolo gioca il proprio futuro nella capacità di farsi carico della fame e della sete dei suoi fratelli. E come un popolo, così pure l’umanità: l’umanità gioca il proprio futuro nella capacità di farsi carico della fame e della sete dei fratelli” ha sottolineato Papa Francesco il 13 giugno scorso.