Alla cerimonia hanno partecipato l’Ambasciatore dell’Unione Europea in Messico, Gautier Mignot; l’Alto Commissario per i Rifugiati, Filippo Grandi; il Coordinatore Residente del Sistema delle Nazioni Unite in Messico, Peter Grohmann; così come il Coordinatore Generale della Commissione Messicana per l’Aiuto ai Rifugiati, Andrés Alfonso Ramírez Silva; la sindaca della città, Montserrat Caballero Ramírez; e il Direttore del “Proyecto Salesiano Tijuana”, don Agustín Novoa.
Durante la cerimonia, è stata sottolineata l’importanza del lavoro congiunto delle organizzazioni internazionali, del governo e della società civile a favore di tutti coloro che arrivano a Tijuana in cerca di rifugio.
Don Agustín Novoa, Direttore del “Proyecto Salesiano Tijuana”, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza di non rimanere nell'ombra, né tantomeno di far rimanere nell'ombra queste persone che fuggono dai loro luoghi d'origine; piuttosto, ha invocato che attraverso un’"amicizia sociale" tra tutte le parti si cerchi di promuovere la dignità di tutti loro, a partire da un documento che offra loro protezione e apra le porte alla loro agognata ricerca di sicurezza e sviluppo umano, in modo legale e stabile per loro e le loro famiglie.
Per concludere l’evento, è stata svelata una targa che sancisce il lavoro congiunto di tutte le organizzazioni citate.
I salesiani di Tijuana hanno lavorato in questo processo di unione tra vari attori a favore delle persone in cerca di rifugio, che sono tra le più vulnerabili della città. “Come nostro padre Don Bosco, noi salesiani sogniamo una Tijuana sempre all’avanguardia nel tenere le braccia aperte per accogliere tutti coloro che vengono qui, specialmente quelli che arrivano cercando protezione e sicurezza per la loro vita”, ha commentato don Novoa.
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