RMG – Verso la 152° Spedizione Missionaria Salesiana: il giovane missionario Cyprian Mbaziira

(ANS – Roma) – Domenica prossima, 21 novembre, avrà luogo nella Basilia di Maria Ausiliatrice di Torino la Messa d’invio della 152a Spedizione Missionaria Salesiana, con una piccola rappresentanza dei missionari che verranno inviati ad gentes quest’anno. In vista di quell’appuntamento, inizia oggi una serie di interviste ai missionari partenti. Il primo a presentarsi è Cyprian Mbaziira, salesiano coadiutore 27enne, nato in Uganda, ma destinato alla Slovenia. “È l’amore di Cristo e di Don Bosco che mi ha fatto decidere di dare la mia disponibilità a lavorare nelle missioni salesiane, a predicare il Vangelo a coloro che non lo conoscono ancora o che lo hanno dimenticato, specialmente i giovani” afferma con convinzione.

Hai scelto tu la destinazione o ti è stata assegnata? Ne sei felice?

Avevo manifestato la mia preferenza per il Sudamerica, ma sono contento di essere stato destinato in Slovenia: è un buon Paese, con della bella gente, accogliente. Ho già avuto qualche esperienza di questo nelle tre settimane che ho trascorso lì.

Come hanno preso la tua scelta missionaria le persone a te vicine?

Quando ho condiviso la mia vocazione missionaria con i miei familiari, gli amici e la maggior parte dei confratelli, sono stati di grande sostegno e mi hanno promesso di pregare per me. Anche se alcuni confratelli mi dicevano: “Resta a lavorare qui, abbiamo bisogno di confratelli”.

Hai qualche dubbio o paura riguardo la nuova cultura, la nuova realtà…?

Certo, come credo tutti gli esseri umani; a comunicare dal clima molto diverso da quello del mio Paese, e proseguendo con la lingua, di ceppo diverso dal francese o l’italiano; ma con l’aiuto di Dio, di Don Bosco, di tutti i santi salesiani e dei miei confratelli salesiani sloveni, piano piano so che ce la farò.

Che progetti o sogni hai per la tua missione?

Il mio unico piano è lasciare che lo Spirito Santo continui il buon lavoro che ha iniziato in me, mi aiuti ad imparare molto bene la lingua del popolo e ad integrarmi nella società slovena.

Hai dei modelli di missionario che vuoi imitare?

Il mio modello è Giovanni Cagliero. Don Bosco gli affidò giovanissimo la guida dei suoi confratelli in Patagonia, lavoro che fece con fiducia in Dio e totale obbedienza al carisma di Don Bosco.

La vita missionaria è soprattutto evangelizzazione e zelo pastorale per le anime. Ti senti pronto in questo campo?

Sono abbastanza preparato per questo. Ho avuto tempo adeguato per il discernimento e la formazione negli ultimi otto anni della mia formazione iniziale. Inoltre, ho la possibilità di frequentare il Corso missionario prima dell’invio. Tutto questo mi ha offerto ampio tempo per riflettere e per prepararmi alla missione che Dio mi sta dando.

Vuoi mandare un messaggio ai tuoi confratelli o ai giovani?

Ai confratelli, dico: la vita missionaria è bella e dolce. Basta andare oltre le proprie paure e abbracciarla, soprattutto quando si sente la voce di Dio che chiama. E ai giovani: non temete, ci sono tanti altri giovani che vi aspettano nei diversi angoli del mondo salesiano. Andate oltre quelli che pensate siano i vostri limiti e lavorate per il Signore nelle missioni.

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