Questo nuovo centro giovanile è il risultato della collaborazione e dello sforzo congiunto tra la locale parrocchia “Maria Regina degli Apostoli” e i Salesiani. Il centro giovanile prevede corsi ed allenamenti di Calcio, Basket e Pallavolo ogni sabato e domenica, lezioni di danza e di canto, di chitarra e di pianoforte e negli strumenti musicali degli ottoni. Al suo interno è stato allestito anche un oratorio con un ricco programma di giochi e sessioni interattive in grado di attrarre e coinvolgere i giovani. E, naturalmente, non mancheranno attività spirituali e tornei e concorsi di vario genere.

La giornata inaugurale è iniziata con la celebrazione eucaristica presieduta da don Privat Fouda, SDB, nella chiesa parrocchiale, animata dai bambini, dagli animatori e dai salesiani. In seguito, sono stati organizzati diversi giochi festosi, che hanno previsto anche la consegna di alcuni premi ai vincitori. Ad arricchire il programma delle attività – cui hanno partecipato complessivamente circa 300 bambini e 180 ragazzi, seguiti da una ventina di animatori e da una dozzina di salesiani – gli organizzatori hanno organizzato una partita di calcio amichevole tra la squadra della parrocchia e quella del centro giovanile. Quindi è stato realizzato uno spettacolo di esibizione dei talenti, che ha riservato molte sorprese, con molti balli e canti emozionanti da parte dei giovani. Infine, il coordinatore delle attività, lo studente togolese Casmir Dovi-Gaba, al secondo anno di Teologia, ha illustrato lo scopo del centro giovanile e le attività dell’anno.

La migliore sintesi della giornata l’ha offerta uno dei ragazzi presenti: “È sempre bello e divertente stare al ‘Don Bosco’”.

I religiosi della comunità di Nkol’Afeme si stanno impegnando a conoscere sempre meglio la situazione dei bambini e dei giovani locali, ad apprendere la cultura locale e a familiarizzare con la gente del posto. Essi vogliono creare un centro giovanile modello per l’educazione e la cultura dei giovani, un centro di animazione spirituale e un luogo dove i ragazzi si sentano a casa.

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