La peculiarità dei profili presentati è quella di riguardare persone che, per la rilevanza delle opere messe in campo, hanno concorso a scrivere pagine significative ed innovative della storia salesiana senza però assurgere a livelli di notorietà generale. Hanno operato con modalità variegate, tanto per il retroterra entro cui si radicavano, quanto per la capacità di restare fedeli all’unico carisma salesiano senza rinunciare a intraprendenza personale, originalità di soluzioni, flessibilità delle azioni pratiche calibrate sulle esigenze delle realtà locali, in qualche caso anche notevoli capacità imprenditoriali.
Ci troviamo di fronte a un duro lavoro di scavo archivistico e di adeguata collocazione dei relativi tasselli biografici di sacerdoti, due vescovi, coadiutori, suore, che nel loro complesso consentono la ricostruzione “dal basso” della presenza e dell’evoluzione del carisma di Don Bosco nel mondo: dalla Polonia alla Sicilia passando per Paesi di mezza Europa, dalla California al Cile, passando per Colombia, Ecuador, Perù, Uruguay, Argentina, dalla Tunisia al Sud Africa passando per il Gabon, la Repubblica democratica del Congo, il Mozambico, dall’India alla Thailandia, alla Corea, al Giappone ecc. La lettura del grosso volume offre anche la possibilità di cogliere i complessi microprocessi attraverso cui le iniziative, spesso progettate dal basso sulle pressioni di un vescovo o di un benefattore o per rispondere ad un’emergenza, riescono a funzionare.
Tra i 48 profili il nucleo più significativo è rappresentato da suore e sacerdoti impegnati sul piano della promozione della presenza salesiana e nella sua efficiente organizzazione. Sono persone mobilitate da una passione e da una fede quasi senza confini, che gettano il cuore oltre l’ostacolo, affidano alla Provvidenza le loro speranze, perseguono con tenacia gli obiettivi, accettano di pagare il prezzo di sacrifici personali non indifferenti, senza contare le difficoltà finanziarie che talvolta rendono difficile non solo la sopravvivenza delle opere appena avviate, ma anche la vita quotidiana. Accanto a questa tipologia prevalente di protagonisti “notevoli” troviamo anche personalità dalle caratteristiche diverse, come, ad esempio, alcune figure di intellettuali di primo piano. Non mancano, infine, personaggi vulcanici ed entusiasti e in qualche caso critici verso prassi e pratiche consolidate, che ingaggiano con i superiori confronti dialettici e nutriti forse di qualche incomprensione.
Le loro vite, nella prospettiva innovativa ed originale in cui vengono presentate, rappresentano una magnifica fonte di ispirazione per quanti, nella difficile congiuntura storica che stiamo vivendo, sono pervasi da sintomi di sofferenza per la sensazione di non essere all’altezza della situazione.
La lettura dell’opera, frutto della collaborazione sia di studiosi affermati, sia di semplici cultori di storia salesiana, viene, in parte, a colmare con nuove e inedite conoscenze le lacune tutto sommato ancora molto ampie sulle migliaia di suore, sacerdoti, coadiutori e benefattori che hanno reso possibile il grande sogno di Don Bosco. Vuol essere inoltre uno stimolo ad intraprendere nelle sedi locali, analoghe ed approfondite ricerche archivistiche, che superino il tradizionale genere letterario delle lettere mortuarie, tanto edificanti ma spesso di scarso valore per la storia.