Spagna – Il missionario spagnolo in Senegal, don Carlos Berro Indurain, parla della pandemia e del lavoro salesiano nel continente africano

(ANS – Sarriguren) – Don Carlos Berro Indurain è un missionario salesiano spagnolo in Africa. Ha ricoperto il ruolo di Economo Ispettoriale in Senegal, nella presenza salesiana di Thies, e dal mese di agosto andrà in Gambia. Don Berro è in Africa dal 1997 e, ad eccezione di un anno trascorso a Roma, il resto degli anni lo ha trascorso in Benin, Togo, Costa d'Avorio, Mali, Senegal e presto conoscerà anche il Gambia. Nelle scorse settimane è momentaneamente tornato nella sua terra natale, la Navarra, e ha rilasciato un’intervista, pubblicata su salesianos.info. Se ne riporta, di seguito, una sintesi.

La zona in cui lavora è molto pericolosa? Lei è uno dei sopravvissuti degli attacchi in Burkina Faso in cui furono uccisi i salesiani César Fernández e Fernando Hernández

Sì, è davvero complicato. Si ha a che fare con dei terroristi, gruppi radicali che si sono formati principalmente dall'Arabia Saudita, dal Kuwait, da zone più a est, dalla Libia: sono persone che vogliono conquistare tutto. Controllarli è difficile e risolvere il problema è altrettanto complicato. Colpiscono e poi si ritirano. Nonostante tutto, il lavoro dei salesiani non è cambiato: educhiamo i giovani, curiamo le nostre scuole e le nostre parrocchie e ci occupiamo dei cristiani.

Covid-19 in Africa ha avuto un impatto diverso rispetto all’Europa?

In tutta l'Africa occidentale, Covid-19 non ha avuto lo stesso impatto che in Europa. Ad esempio il Senegal, che ha 16 milioni di abitanti, ha avuto 44.000 contagiati e 1.000 morti dall'inizio della pandemia. Da subito sono state prese misure di contenimento: chiusure, coprifuoco, chiusura di chiese, scuole, moschee. Tutto è stato chiuso per un periodo di tempo. Non abbiamo festeggiato né la Pasqua, né il Natale, poiché i nostri Vescovi sono stati molto cauti. Poi pian piano sono state allentate le misure e abbiamo riaperto le scuole, sempre prendendo tutte le precauzioni necessarie per studenti e insegnanti.

Cosa può dire della presenza di Thies?

Thies è la terza città più grande del Senegal. Si trova a 65 chilometri da Dakar. L'opera dei salesiani lì ha una sola parrocchia, che non raggiunge le 500 persone. Ricordiamo che siamo in un Paese eminentemente musulmano e nel quartiere più musulmano della città. C’è poi una scuola secondaria e una scuola di formazione professionale, che accolgono complessivamente 400 studenti. Ora stiamo per costruire una nuova scuola secondaria. Con l'aiuto del Rettor Maggiore e delle Missioni Salesiane abbiamo trovato i soldi per comprare il terreno e recintarlo. Il resto del denaro arriverà. Miglioreremo così l'offerta sia del centro sia della scuola professionale.

L’intervista completa, in spagnolo, è disponibile al seguente link.

InfoANS

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