Papua Nuova Guinea – Cosa resta dopo un’esperienza di volontariato all’estero: gratitudine, in primo luogo

06 Novembre 2020

(ANS – Kerema) – Jaroslav Střasák è un giovane della Repubblica Ceca che ha trascorso circa sette mesi come membro di un programma di volontariato internazionale salesiano in Papua Nuova Guinea, collaborando alle attività educative ed apostoliche della comunità di Araimiri, nei pressi di Kerema. Ecco il suo racconto dell’esperienza fatta.

Era il 10 febbraio e mi trovavo all’aeroporto internazionale di Jacksons, Port Moresby. Finalmente, dopo una lunga preparazione, la mia missione in Papua Nuova Guinea (PNG) iniziava.

Ero arrivato con la testa piena di aspettative e il bagaglio pieno di medicinali e di “birra ceca”, e con la speranza di essere ben preparato per la mia vita e la mia esperienza ad Araimiri.

I miei primi passi in questo bellissimo Paese sono stati come i primi passi sulla luna. Quasi tutto era diverso dal mio Paese. Tempo umido e caldo, molte zanzare, cibo diverso, grandi ragni, una natura incredibile, veicoli che usano il lato sinistro delle strade, che versano in uno stato terribile, e la “buai” (noci di areca) da masticare sono solo alcuni esempi... Ma lentamente, passo dopo passo, mi sono abituato.

Gran parte del mio tempo l’ho trascorso al punto di soccorso scolastico di Araimiri, dove aiutavo l’infermiera nell’assistenza sanitaria di base. Pulire e medicare le piaghe, curare la malaria, la tosse o altri malanni vari erano la nostra routine quotidiana. Provavamo una grande gioia per ogni persona che guariva, ma ci sentivamo anche infelici, perché alcune volte non potevamo aiutarli. Spesso ho provato un dispiacere intenso pensando a quanti dovevano camminare per diverse ore per raggiungere il nostro punto di soccorso e che alla fine, però, non potevamo aiutare.

Araimiri è una bella località, con persone simpatiche. La natura e questo posto mi hanno regalato molte esperienze e avventure inaspettate, che non dimenticherò mai per il resto della mia vita: dalle ferite che ho subito e mi sono fatto con i coltelli, ai nuovi sapori assaggiati.

Ora lascio questo bellissimo Paese. Anche se la vita ad Araimiri è stata piena di avventure, penso che l’avventura più grande sia appena cominciata, perché ho bisogno di lasciare questa bella terra per tornare nel mio Paese.

Alla fine di sette mesi e della mia missione in PNG, dico grazie mille a tutti i salesiani che si sono presi cura di me. In particolare, ai salesiani di Araimiri, per l’opportunità di far parte della loro comunità durante il mio soggiorno; e anche a quelli della Casa Ispettoriale. Grazie, PNG, e arrivederci. Mi mancherai.

InfoANS

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