Undici gli operatori, quindi uno per ciascun giovane, al fianco dei ragazzi in quest’esperienza all’insegna dello stare insieme, naturalmente nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Appena arrivati, ad ognuno di loro è stato consegnato uno zainetto con all’interno venti mascherine e gel igienizzante. Gli anni passati i ragazzi si erano divertiti a condividere gli spazi più privati, ma adesso non era proprio possibile, anche se i momenti per stare insieme sono tantissimi. Sono infatti in programma numerose attività di orientamento, laboratori di informatica, di autonomia personale e di teatro, spazio cinema, e poi escursioni al parco avventura di Pratolino e all’Acqua Village di Cecina.
“Si tratta di un importante momento di interazione coi coetanei prima della ripresa della scuola - dice la coordinatrice del progetto, Elena Ferroni -. Questi ragazzi hanno sofferto in modo particolare il periodo del lockdown, perché per loro il rapporto con l’insegnante è quantomai fondamentale. Hanno tutti una gran voglia di tornare in classe con gli amici e adesso sono felicissimi di vivere una settimana all’insegna del gruppo e dell’apprendimento”.
“Chi ha problemi di vista - dice il presidente dell’Uic Toscana, Antonio Quatraro, - è purtroppo abituato a ‘fare a meno’. Covid-19, purtroppo, riguarda ciascuno di noi e in un certo senso richiama tutti all’ordine. Questo, paradossalmente, potrebbe ‘aprire gli occhi’ anche a chi non vuol vedere. Siamo felici di essere riusciti anche in questo anno così difficile ad offrire una così bella opportunità a questi giovani, che stanno dando il massimo per dare il meglio di sé in ogni attività”.
‘’Riteniamo molto importante – dichiara il Direttore di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – sostenere una iniziativa come questa, e abbiamo progettato e lanciato il bando ‘Estate Insieme’ proprio per favorire queste forme di aggregazione e di socializzazione. La Fondazione ha molto a cuore coloro che vivono una condizione di disabilità ed è sempre disponibile ogni volta che viene richiesta la collaborazione per attuare programmi che hanno lo scopo di farli sentire pienamente inseriti nella comunità’’.
Fonte: Simone Pitossi, Toscana Oggi