I Salesiani, nonostante questa situazione sociale, lavorano per continuare a dare speranza ai giovani. Joanna Piotrowska è una volontaria polacca; racconta la sua storia, che è anche la storia di “quei bambini che non hanno cambiato radicalmente il mio cuore, ma lo hanno ampliato e reso più grande”.
“Non avevo mai pensato di andare in missione. Davvero mai – afferma –. Non aveva mai visto film commoventi sull’Africa, di quelli che ci mostrano un po’ la bellezza della flora e della fauna. Non avevo mai letto gli articoli sulla povertà e la fame di questa Terra Nera. Non mi avevano mai emozionato le storie di questo tipo.
Quando sono arrivata, nel 2015, presso l’opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Dilla, in Etiopia, ho pensato: ‘mio Dio, che ci faccio io qui?’. Non me lo chiedevo per il tipo di lavoro o per la gente. Il problema è che non avevo mai pensato alle missioni. In realtà avevo un piccolo cuore egoista. In realtà ero incapace di abbracciare con amore i miei cari e, naturalmente, i bambini. Non mi aveva mai preoccupato un bambino malnutrito, perché ero sempre stata incapace di amare.
Tutto è cambiato quando ho sperimentato personalmente il lavoro missionario. Ho cominciato a collaborare in oratorio. Ero la responsabile dei bambini, mi prendevo cura di loro. Non posso dire che questi bambini abbiano cambiato radicalmente il mio cuore, ma sono riusciti a ingrandire il mio cuore, piccolo, ristretto e anche egoista”.