Durante l’Eucaristia con i Direttori delle opere salesiane in Venezuela ha aperto loro il suo cuore: “Fratelli, questi giorni sono stati molto speciali; porto con me molta vita salesiana. Continuo a vedere come Dio agisca attraverso di voi a favore di molti giovani. E me ne vado commosso perché vedo i miei confratelli salesiani sereni, integri, pur in mezzo a questa situazione molto difficile che state vivendo nel vostro Paese. Questa testimonianza la state dando perché si veda che lavoriamo con Dio”.
D’altra parte, durante il tempo del dialogo con i suoi confratelli, Don Á.F. Artime ha evidenziato alcuni elementi che sono alla base del lavoro salesiano in un contesto così difficile come quello attuale in Venezuela. “Stiamo vivendo un momento profetico per il nostro carisma”. Quindi ha elencato 10 elementi che devono accompagnare l’opera salesiana in Venezuela:
- Stiamo vivendo un momento provvidenziale e vi invito a condividere la vita con i giovani e con la gente;
- Organizzate una Pastorale Giovanile più vivace, con spazi aperti nelle nostre presenze
- Mantenere l’ingegno apostolico per realizzare una proposta significativa di associazionismo educativo, di preghiera giovanile, raccontate le esperienze di volontariato missionario: questa è la via;
- I giovani hanno i loro sogni, ed è per questo che hanno bisogno che noi li accompagniamo.
- I tempi difficili sono stati tempi fecondi per le vocazioni, ma fate attenzione a mantenere la purezza delle motivazioni
- Avete molte opportunità a favore della missione giovanile, ma formate giovani leader, formati al bene comune, anche con il sogno di essere salesiani.
- Avete tra di voi alcuni laici con una passione salesiana che ci supera, continuate a formarli.
- Mai accomodarsi. Fissarsi in un posto o condizione è il pericolo che oscura il senso della nostra vita.
- La generosa dedizione alla missione è il modo per superare le prove e imparare da esse.
- Abbiate grande fiducia in Dio e nella nostra Madre, Maria Ausiliatrice.
Infine, il X Successore di Don Bosco ha detto di tornare a Roma felice, perché ha incontrato “salesiani integri”, “giovani sognatori e coraggiosi”, “laici appassionati del carisma salesiano”. Al termine dell’incontro il nuovo Ispettore, don Rafael Bernardo Montenegro Latouche lo ha ringraziato per essere venuto “come un padre, a confermarci nella nostra fedeltà vocazionale”.