Il DBI era rappresentato a Helsinki da don Tarcizio Morais SDB, coordinatore delle Scuole e dei CFP salesiani all’interno del Dicastero di Pastorale Giovanile. All’appuntamento, erano presenti ad ogni modo anche altri partner salesiani, come Ivan Toscano, Responsabile dei Progetti del “CNOS-FAP”, dell’Italia; don Alberto Poles SDB, dei salesiani di San Zeno (Verona, Italia); e Jean-Marc Brasseur, dell’“Institut Don Bosco” (Bruxelles, Belgio). Quest’ultimo è anche l’Istituto in cui Maryanne Thyssen, Commissario Europeo per l’Occupazione e gli Affari Sociali, ha aperto ufficialmente questa edizione della Settimana Europea della Formazione Professionale, lunedì 14 ottobre.
La sig.ra Thyssen, che è ora in scadenza di mandato come Commissario Europeo, conosce i salesiani da lungo tempo perché è nata in un villaggio del Belgio del Nord, dove i salesiani sono presenti con una scuola e un CFP. Ha sempre incoraggiato il lavoro dei salesiani a favore dei giovani nella FP e il DBI l’ha anche ringraziata ufficialmente per il suo lavoro negli ultimi cinque anni. Il suo successore, Nicolas Schmit, ex Ministro del Lavoro in Lussemburgo, ha anche detto nella sua audizione al Parlamento Europeo che continuerà a richiedere il sostegno della Commissione Europea per l’istruzione e la formazione professionale.
Nell’ambito della Settimana Europea va segnalato che quest’anno, per la prima volta, un partner della FP salesiana è stato selezionato come finalista per i premi dell’Alleanza Europea per l’Apprendistato: AROL Spa, azienda partner del CNOS-FAP, selezionata nella categoria “Piccole e medie imprese”. Anche se alla fine è stato premiato l’altro concorrente, la partecipazione alla finale ha rappresentato comunque un’importante opportunità di visibilità per questa collaborazione a favore dell’apprendistato giovanile e del passaggio dall’istruzione al lavoro, nella prospettiva della formazione permanente.
Durante l’evento di Helsinki è stata presentata anche la nuova iniziativa dei Centri di Eccellenza Professionale (CoVEs, in inglese). Questi centri devono soddisfare tre fattori chiave: relazioni forti e durature tra le parti interessate; uno stabile inserimento nel quadro dello sviluppo regionale, dell’innovazione e della specializzazione intelligente; integrazione delle attività.
I salesiani sono pronti a raccogliere questa sfida, cercando di offrire ai giovani un’educazione e formazione professionale di qualità, per fare in modo che nessuno resti indietro.
