Il filo conduttore dei diversi appuntamenti è stato costituito dalla riconoscenza e dalla gratitudine verso l’educazione salesiana.
Già nel suo primo appuntamento ufficiale, con mons. Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico nel Paese, Don Á.F. Artime ha potuto accogliere con soddisfazione le parole del presule, il quale, con una lunga esperienza alle sue spalle, ha sottolineato di conoscere bene la realtà salesiana, avendola osservata di prima mano in diversi Paesi, e ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro educativo, formativo e di promozione sociale fatto dai Salesiani in tutto il mondo.
Dopo l’incontro con il Nunzio, cui hanno preso parte anche il Consigliere per la regione Europa Centro e Nord, don Tadeusz Rozmus; l’Ispettore di Varsavia, don Tadeusz Jarecki; e il Segretario del Rettor Maggiore, don Horacio López; Don Á.F. Artime ha incontrato anche il Presidente Polacco, davanti ad una folta delegazione della Famiglia Salesiana (circa 80 persone), comprendente, tra gli altri, gli Ispettori e i membri dei Consigli ispettoriali delle 4 Ispettorie polacche; i Superiori salesiani di altri Paesi confinanti; i Superiori Generali dei Micaeliti e delle suore Micaelite; le Ispettrici delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Polonia; e diversi giovani animatori delle presenze salesiane.
Nel cordiale colloquio, il Rettor Maggiore e il Presidente della Polonia hanno toccato il tema dell’educazione, e anche qui è emersa la riconoscenza per il lavoro fatto dai salesiani: sia a livello generale, per quanto compiuto in questo campo negli ultimi 100 anni; sia con una nota personale, quando il Presidente ha ricordato che da giovane frequentava con gli amici il campo sportivo gestito dai Figli spirituali di Don Bosco e, ha affermato, si sentiva accolto e a casa.
Nel prosieguo dei discorsi ufficiali don Jarecki ha sottolineato che l’incontro stesso è stato un segno di riconoscimento da parte dello Stato verso il lavoro che la Congregazione Salesiana svolge in Polonia. Per questo motivo il Rettor Maggiore ha contraccambiato consegnando al Presidente la Medaglia e il Diploma della Gratitudine.
Infine, nella stessa giornata di venerdì 18, il Rettor Maggiore si è radunato anche con diversi presuli polacchi, a partire dal cardinale e arcivescovo di Varsavia, Kazimierz Nycz, e ha dialogato con loro sul tema del centenario – che si è aperto nello scorso autunno all’insegna del motto “Con gratitudine guardiamo il passato, per costruire il futuro” e che si concluderà con una celebrazione solenne il prossimo 10 novembre presso il santuario mariano di Różanystok.
Nella giornata di sabato, poi, il Rettor Maggiore ha continuato a festeggiare i 100 anni dell’Ispettoria di Varsavia incontrando i giovani e la Famiglia Salesiana, presso la città di Łódź. I giovani hanno accolto il Rettor Maggiore con grande entusiasmo, intonando in suo onore dei canti in spagnolo. Dopo i saluti di benvenuto, i vari gruppi si sono esibiti in diversi spettacoli e rappresentazioni, fino al tanto atteso momento delle foto e dei selfie con il Don Bosco “di oggi”, in un clima di grande familiarità.
Successivamente il Rettor Maggiore ha presieduto un’Eucaristia per oltre 1.800 persone della Famiglia Salesiana, tra le quali circa 1.200 bambini e giovani, e nell’omelia ha sottolineato il primato dell’amore nell’educazione. “Più importante di ‘cosa’ facciamo è ‘come’ lo facciamo” ha affermato, invitando poi a donarsi integralmente e ad utilizzare il cuore come misura per valutare il proprio operato.
A completamento della sua visita all’Ispettoria di Varsavia il Successore di Don Bosco ha anche concesso un’intervista alla principale emittente polacca, la “TVP”, nella quale ha presentato il lavoro educativo globale dei salesiani e ha parlato del Sinodo in corso e della realtà salesiana in Polonia; e ha benedetto, nella mattinata di domenica 20, la nuova cappella della comunità ispettoriale, dedicata alla Vergine di Różanystok.
