La Famiglia Salesiana, con i bambini, gli adolescenti e i giovani “presenta a Dio il suo più grande ringraziamento per averci dato in Don Bosco un modello da seguire; per consentirci di continuare attraverso questo meraviglioso carisma al servizio della Chiesa di Cuba, questa grande opera a nome di tanti e tante che sono passati attraverso le nostre case e i nostre cortili. Tutti noi siamo orgogliosi di essere salesiani, di esserci nutriti ed essere cresciuti in questa spiritualità, in continua ricerca attraverso la presenza, l’assistenza, la fiducia, la vicinanza e l’affetto di ogni educatore salesiano” prosegue don Cancio Alvarez.
“Questi 100 anni saranno un’occasione per ricordare tutti i Salesiani che hanno dato la vita per questa Cuba salesiana. Quelli che hanno riempito i nostri cortili di voci, giochi, chiacchiere e passeggiate; quelli che si sono presi cura delle nostre chiese, affinché oggi questa grande famiglia potesse continuare a celebrare la fede; quelli che nei momenti più difficili non hanno abbassato lo sguardo perché sapevano che tutto quello che facevano aveva un senso e comportava una missione, e a questa missione sono rimasti fedeli”.
La Famiglia Salesiana si è impegnata a vivere in maniera distinta, garantendo un impegno di vita nello stile Don Bosco. “Anche se paure, dubbi, apatia, sospetti e pregiudizi spesso ci accompagnano, impedendoci di fare il salto per il Regno e fare le cose bene, con gioia e ottimismo (…) come Famiglia, e con l’intercessione dei santi salesiani, potremo continuare a cantare le grandi cose che Dio opera per chi pone in Lui, che non delude mai, la speranza”.
Intanto, in vista dell’apertura del centenario, a Santa Clara, l’opera salesiana più giovane di Cuba, in cui visse e operò il Servo di Dio José Vandor, nel fine-settimana passato sono state realizzate varie iniziative, tra cui la proiezione del documentario “En Tierra Buena”, realizzato dal laboratorio di comunicazione “Studio Vandor”, sulla presenza salesiana a Cuba.
A motivo del Centenario, inoltre, è stato già annunciato dall’Ispettore delle Antille, don Francisco Batista, che il Rettor Maggiore raggiungerà Cuba nel 2017, e in particolare sarà a Camagüey il 30 gennaio.