Bambini e giovani hanno atteso il X Successore di Don Bosco già per le strade vicino la parrocchia, cantando e sventolando bandiere. Quindi don Mirko Barbarić, Direttore della comunità, ha salutato a nome di tutti il Rettor Maggiore e i Salesiani che lo accompagnavano: don Tadeusz Rozmus, Consigliere regionale per l’Europa Centro e Nord, don Horacio López, Segretario del Rettor Maggiore, e don Pejo Orkić, Ispettore della Croazia.
Nell’occasione è stata anche ricordata la storia dell’istituto: i Salesiani giunsero a Spalato su invito del vescovo locale, mons. Frane Franić, nel 1968. Non era in realtà il primo arrivo, dato che nel 1936 avevano preso a dirigere l’Istituto "Martinis Marchi”. Ma con l’arrivo al potere dei comunisti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, i Salesiani furono espulsi e nel 1947 e lasciarono la città. Diciannove anni dopo poterono tornare e assunsero anche la guida della parrocchia dedicata a Maria Ausiliatrice, appena fondata. Potevano fare solo lavori pastorali di base, eppure riuscirono a costruire una chiesa. Dal 1990 vennero tempi migliori: i Salesiani aprirono le loro braccia gratuitamente al servizio dei giovani e nel 1997 accanto alla chiesa costruirono il centro giovanile "Giovanni Paolo II". Oggi possono contare sulla presenza vigorosa dei Salesiani Cooperatori e di giovani animatori, e il loro progetto più noto è l’oratorio estivo, che raduna centinaia di bambini del territorio della parrocchia e di tutta Spalato.
La festa di benvenuto è poi proseguita tra canti e danze, e il Rettor Maggiore è stato molto felice di poter incontrare don Nikola Zubović, il più anziano salesiano croato, che all’età di 91 anni ballava insieme con i giovani. Quindi Don Á.F. Artime ha risposto alle domande dei ragazzi – sulla sua storia vocazionale e sulla sua giornata tipo – e la giornata si è infine chiusa con la preghiera comune e il pensiero delle “buona notte” salesiana.
Domenica mattina il Rettor Maggiore ha dapprima incontrato i Salesiani Cooperatori, sia quelli di Spalato, sia quelli giunti da Zara e Žepče, in Bosnia-Erzegovina, a oltre 300 km da lì. Il culmine della giornata si è vissuto però con la Messa nella parrocchia dedicata a Maria Ausiliatrice, trasmessa anche dalla TV nazionale.
Nell’omelia il Rettor Maggiore ha detto: “Crediamo profondamente che lo Spirito Santo abbia condotto san Giovanni Bosco e lo abbia prescelto come Padre e il Maestro dei giovani di tutto il mondo. Crediamo anche che lo Spirito Santo lo abbia cresciuto affinché Don Bosco ci conduca a Gesù. C’è un aspetto che è propriamente evangelico e salesiano, e cioè che l’amore risana. È molto salesiano anche credere che l’educazione sia una questione di cuore”.
Successivamente ha ringraziato Dio per la presenza dei Salesiani in Croazia e per le vocazioni salesiane nel Paese. E ha aggiunto: “Voglio ringraziare tutti voi per la vostra volontà di camminare insieme con i giovani e servirli. Vi chiedo fraternamente di lasciare che la comunione con Dio sia al centro delle vostre vite. Se il nostro cuore è in pace e amore significa che Dio è con noi”.
La comunità di Spalato, inoltre, come gesto di solidarietà, ha destinato la colletta della Messa alla comunità salesiana di Aleppo. Don Á.F. Artime ha apprezzato il gesto, sottolineando che “più ancora del dono, è importante il fatto che pensiate gli uni per gli altri”.
Infine, anche l’arcivescovo di Spalato, mons. Marin Barišić, ha raggiunto il Rettor Maggiore per conoscerlo e dialogare con lui.
