di Anderson Bueno
La messa è stata celebrata presso il Santuario del Sacro Cuore ed ha visto numerosi concelebranti, a partire dai vescovi mons. Antonio Carlos Altieri, SDB, mons. Bruno Peron, e proseguendo con il Consigliere regionale per l’America Cono Sud e l’Ispettore di BSP, don Edson Castilho.
Nel corso dell’omelia il Rettor Maggiore ha parlato dell’importanza di essere Salesiani consacrati. Ha detto che la vita consacrata è un atteggiamento di estrema libertà e che i 4 professandi erano lì perché avevano vissuto intensamente questa libertà. Poi ha aggiunto: “Non siamo Salesiani per vivere mediocremente, ma per vivere appassionatamente per Cristo Gesù”.
Poi, dopo le professioni ha risaltato il valore dell’educazione, della formazione, della vicinanza espresse delle famiglie nella formazione degli individui, e ai familiari dei neo-professi ha detto: “Grazie, grazie, grazie”.
La celebrazione eucaristica si è conclusa con il rinnovo dei voti da parte del Centro Locale dei Salesiani Cooperatori del “Liceu Coração de Jesus” e con un omaggio alla Madonna.
Nel pomeriggio il Rettor Maggiore ha inaugurato la II Mostra su Don Bosco: “Utopia e realtà nella missione salesiana” presso il Museo dell’Opera Salesiano in Brasile, a San Paolo. La mostra, divisa in diversi ambienti, presenta le tracce del carisma salesiano nella formazione dell’Ispettoria di San Paolo e del lavoro missionario svolto in varie regioni del Brasile. All’appuntamento hanno presenziato anche molti presuli brasiliani, guidati dal cardinale Odilo Scherer, arcivescovo di San Paolo, molti rappresentanti della Famiglia Salesiana locale, educatori e collaboratori della missione salesiana.
La lunga giornata di attività si è chiusa presso il teatro “Grande Otelo” per uno spettacolo appositamente pensato per omaggiare il Rettor Maggiore, con esibizioni musicali, teatrali e capoeira da parte dei giovani delle scuole e delle opere sociali dell’Ispettoria.