Attualmente 20 famiglie formate da persone con il morbo di Hansen vivono in un luogo chiamato Laicok, dove i Salesiani hanno costruito degli appositi edifici nei quali ciascuna famiglia dispone di un proprio spazio privato. Inoltre, affiancati dalle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, i religiosi offrono assistenza e aiuto a tutti i malati, dando loro un riparo, cibo, vestiti, articoli igienici e sanitari, oltre ad assicurare loro l’assistenza medica.
Il programma per gli affetti da morbo di Hansen venne avviato dal compianto don John Lee Tae-Suk, missionario salesiano coreano noto ancora oggi come “il Don Bosco di Tonj”, strappato alla sua missione, nel 2008, solo da un tumore. Tra le sue numerose attività benefiche, nella sua permanenza in Sudan del Sud don Lee Tae-Suk fece costruire a Tonj un ambulatorio medico.
Alla fine di luglio del 2014 è stato aperto a Tonj, dopo 4 anni di progetti e lavori, un ospedale, intitolato proprio a don Lee Tae-Suk. La struttura attualmente si compone di un reparto maternità e di sale chirurgiche, oltre che della residenza per il personale medico e amministrativo. Divenuto pienamente operativo nel 2015, si avvale di diversi medici volontari provenienti dall’Italia.
“L’assistenza medica è una parte molto importante della presenza salesiana in tutto il mondo – ha spiegato don Mark Hyde, della Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle –. I Salesiani si prendono cura dei malati attraverso oltre 90 strutture sanitarie in più di 130 paesi, molte delle quali si trovano in aree rurali dove l’accesso alle cure mediche è limitato”.