La breve cerimonia di premiazione si è tenuta durante il Forum Sinodale realizzato per riflettere sulla presenza dei popoli indigeni nella Chiesa in Asia e che si è svolto presso il Centro Caritas del Nepal, nella città montuosa di Dhulikhel, tra il 10 e il 16 novembre 2024.
Mons. Simon Peter Poh Hoon Seng, impegnato nell'inculturazione del Vangelo tra i popoli indigeni della sua terra, ha conferito il riconoscimento a Bimal per il suo cortometraggio "Holy Journey of Nature, Culture, and the Divine Power". Il film è un'opera straordinaria dedicata alla bellezza del paesaggio nepalese, dove i popoli indigeni vivono in armonia con la natura. Madre Christine Mynsong, Superiora Generale delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani a Guwahati, India, era presente come membro della Famiglia Salesiana asiatica e in rappresentanza del lavoro con i popoli indigeni, nonché del Sistema Preventivo Salesiano.
Da parte sua, don Albeiro Rodas, Direttore del “Namuncurá Indigenous Short Film Festival”, ha spiegato il motivo dietro la dedica del Festival al Beato Zeffirino Namuncurà.
Zeffirino era un indigeno Mapuche dell'Argentina, studente dei Salesiani all'inizio del XX secolo, morto in Italia molto giovane, lasciando una fama di santità e impegno per il suo popolo. Diceva: "Voglio aiutare il mio popolo" e divenne un'icona di santità per i popoli indigeni, specialmente i giovani. “Spero che la Chiesa cattolica possa riconoscere nei decenni a venire più popoli indigeni nella loro santità, resilienza, saggezza e martirio”, ha detto don Rodas.
Durante la cerimonia sono stati premiati anche altri due film, entrambi di Timor Est. Don Jolino Viera, Delegato di Comunicazione Sociale della Visitatoria salesiana di Timor Est, ha ricevuto il riconoscimento a nome di Estela M. Eka per "The Cultural and Religious Values of Tais Timor" e di Ilídio N. da Costa Bosco per "Revival of Ancient's Wisdom". Altri Paesi che hanno partecipato a questa prima versione dell'Indigenous Short Film Festival sono stati Cambogia, India e Malesia.