In questa occasione si è lavorato all’aggiornamento del Quadro di Riferimento sulla Pastorale Giovanile salesiana, volto a rafforzare il servizio educativo nella formazione professionale attraverso il potenziamento di alcuni contenuti centrali, come:
- l’originalità della Formazione Professionale, che origina dal centro nevralgico delle proposte di Valdocco, insieme ai forti legami sviluppati e rafforzati nella formazione integrale dei giovani;
- la logica della comunità educativa, che promuove e consolida le sue alleanze, compreso il settore produttivo, poiché lo sviluppo di tali collaborazioni diventa sempre più necessario in una società globalizzata e in un contesto aperto a nuove possibilità di occupabilità formale;
- lo sviluppo di progetti educativi incentrati sui bisogni dei giovani, pertinenti al loro contesto e alle esigenze del mondo del lavoro;
- il potenziamento, infine, della pastorale organica come fonte di ispirazione e di proposte operative che permettano ai giovani di crescere non solo nelle competenze operative del mondo del lavoro, ma anche nella crescita umana e cristiana, in coerenza con l’ampia gamma di competenze richieste nel complesso mondo di oggi.
Altro aspetto affrontato nel corso dell’incontro, in modo interattivo e dinamico, è stato quello della qualità educativa secondo i principi di rilevanza, efficacia, pertinenza, equità ed efficienza delle proposte di formazione professionale dei centri, temi che sono stati a loro volta integrati con esperienze pratiche portate dalle diverse Ispettorie rappresentate.
Un momento molto atteso e apprezzato è stata la condivisione delle buone pratiche delle Ispettorie e delle opere locali, in cui sono stati resi noti i processi e i progetti portati avanti in modo innovativo e in linea con le proposte di ciascun Paese. Le buone pratiche sono istanze per raccogliere apprendimenti e trarre lezioni per promuovere non solo tutto ciò che viene fatto a livello locale, ma anche per generare conoscenza condivisa.
L'incontro è stato anche caratterizzato da spazi di animazione liturgica e di fraternità che hanno dato ai partecipanti l’opportunità di creare o consolidare i legami.
Entrambi gli incontri presenziali promossi dalla Rete – in Argentina nel 2023 e ora in Uruguay – hanno dato la possibilità di avvicinarsi alla realtà del Paese in cui si svolge l’incontro; in questo caso, i partecipanti hanno potuto visitare l’opera “Talleres Don Bosco”, una proposta educativa con percorsi di specializzazione, formazione e aggiornamento, attraverso un baccalaureato, corsi brevi e corsi con soggiorno, dove ai giovani, insieme alla formazione, viene offerta la possibilità di essere accolti in un convitto.
Vale la pena sottolineare che, in questi due anni, “Talleres Don Bosco” ha ricevuto il Premio Nazionale per l’Efficienza Energetica, un’iniziativa portata avanti dal Ministero dell’Industria, dell’Energia e delle Miniere (MIEM), con l’obiettivo di dare visibilità all’impegno di diverse istituzioni, aziende e organizzazioni in relazione al risparmio e all’uso efficiente dell’energia in diversi settori. Il documento evidenzia pubblicamente gli sforzi e i risultati ottenuti nel settore dell’efficienza energetica, uno dei pilastri della seconda transizione energetica che l’Uruguay sta sviluppando per consolidare il suo percorso verso la decarbonizzazione.
L’incontro si è concluso con alcuni accordi sulla pianificazione strategica per l’anno 2025 e con una valutazione finalizzata a cercare punti di miglioramento per il processo portato avanti dalla Rete.
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