L’evento è iniziato con la testimonianza di Tetiana Romanchenko, che ha condiviso la sua esperienza di integrazione in Belgio dopo essere fuggita dall’Ucraina. La donna ha sottolineato sia i momenti difficili che i risultati stimolanti, tra cui l’educazione e il progressivo inserimento sociale dei suoi figli nella comunità di migranti in Belgio.
Successivamente, Claudia Bonamini (JRS Europa) ha moderato una tavola rotonda sulle migliori pratiche per l’integrazione delle persone con un passato da migranti. Tra i relatori c’erano:
– don Pedro Ayala, SDB, Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria salesiana “San Giovanni Berchmans” del Belgio Nord (BEN), che ha presentato i progetti e l'approccio olistico attuato nel “De Takel Don Bosco”, un centro giovanile salesiano ad Ostenda. Don Ayala ha sottolineato l'importanza dell'ascolto e degli spazi sicuri per i migranti giovani, del dialogo interreligioso e multiculturale, dei laboratori mirati e dei messaggi positivi;
– Eliane Maes, di Sant’Egidio, ha illustrato i risultati dei corridoi umanitari che hanno permesso ai rifugiati di arrivare in Belgio, dove la comunità sostiene la loro integrazione attraverso un impegno che coinvolge la cittadinanza.
– e Geert Bukkems (membro dei Campioni Globali per l’Ambiente e collaboratore del JRS Europe nel programma “Change Environment”), che ha presentato un progetto che mira a potenziare le iniziative in soccorso dei rifugiati a motivo del clima nel Sud del mondo, e a collegare le comunità per azioni congiunte contro la crisi climatica.
Alla fine della serata, i partecipanti hanno potuto godere di un momento di condivisione e agape fraterna, durante il quale sono stati offerti alcuni spuntini preparati da un imprenditore rifugiato proveniente dall’Ucraina.
Inoltre, oggi, 20 giugno, proprio in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il DBI modererà un momento di riflessione dopo la proiezione del film “Io Capitano”, organizzato dalla Cappella per l’Europa.
Don Bosco International