Promossi e organizzati dalla Fondazione Edebé, dalla Rete Spagnola “Aprendizaje-Servicio” e dalla ONG “Educo”, con la collaborazione del Ministero per l’Educazione, la Formazione Professionale e lo Sport, i Premi ApS sostengono e promuovono la metodologia educativa dell’apprendimento-servizio: un modo innovativo di apprendere, fornendo un servizio alla comunità.
Ai Premi ApS di quest’anno le scuole delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Spagna hanno inviato dodici candidature, una delle quali ha vinto il premio nella sezione Promozione della Lettura, patrocinato da Edebé. “È stata la scuola ‘María Auxiliadora’ di Béjar con il progetto ‘Libri itineranti’, in cui gli alunni della scuola primaria, in collaborazione con quelli della scuola secondaria, costruiscono casette di legno come spazio fisico e accessibile per lo scambio di libri, sia nella scuola che in diversi spazi pubblici del comune, incoraggiando le persone a prendere un libro, leggerlo e poi restituirlo o scambiarlo con un altro” hanno spiegato i responsabili dell’iniziativa.
Da parte dei centri educativi dei Salesiani di Don Bosco, le proposte inviate sono state ventidue, provenienti da entrambe le Ispettorie. “Una di queste è stata finalista, ed è quella della scuola salesiana ‘Paseo de Extremadura’ di Madrid, con il progetto ‘Radiopen’, in cui gli studenti del ciclo formativo intermedio in Assistenza alle Persone in Situazione di Dipendenza hanno creato e trasmesso dei podcast in cui hanno dato voce alle persone con disabilità, alle persone con malattie rare e agli anziani, così come alle loro famiglie e ai professionisti, al fine di sensibilizzare il grande pubblico” hanno raccontato i salesiani del centro.
Un altro progetto salesiano che si è distinto è stato “Sport sulla loro pelle”, della scuola salesiana “San Vicente Ferrer” di Alcoy, in cui gli studenti del primo anno delle superiori, nell’ambito del corso di Educazione Fisica, hanno preparato una serie di attività e giochi adattati per un gruppo di persone con disabilità intellettiva.
I Premi ApS godono di una salute straordinaria, con una crescita dell’83% del numero di progetti iscritti negli ultimi cinque anni, raggiungendo il traguardo della nona edizione con 475 progetti presentati, 116 in più rispetto all’edizione precedente. Queste cifre confermano i dati recentemente offerti dal rapporto internazionale ICCS (Educazione Civica e alla Cittadinanza), secondo cui gli studenti spagnoli si distinguono per il loro impegno nei confronti dell’uguaglianza e dell’ambiente, e da cui è emerso anche che dal 2009 ad oggi è aumentato di un 10% la partecipazione media ai gruppi locali di volontariato.
I progetti affrontano una serie di esigenze sociali, dalla protezione dell’ambiente alla promozione della cultura e dell’uguaglianza, fino alla diffusione e alla difesa della solidarietà e dell’inclusione. Tra gli esempi più significativi c’è il progetto della scuola secondaria “Rosario Acuña” di Gijón, che ha trasformato diversi spazi pubblici del suo quartiere in spazi sostenibili: coinvolgendo la cittadinanza locale, sono stati creati orti urbani, mangiatoie per uccelli o un’area di stimolazione sensoriale. Altri, come la scuola pubblica rurale “Adersa 1” di Fuenteheridos, presso Huelva, promuovono la solidarietà, ad esempio, organizzando un percorso in bicicletta per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di biciclette per l’India.
Iniziative come quella della scuola secondaria “La Isleta” di Las Palmas de Gran Canaria si concentrano sull’inclusione, promuovendo un laboratorio di riparazione di biciclette donate dalla comunità con giovani migranti provenienti da un centro di accoglienza, mettendoli così al servizio della cittadinanza e favorendo il loro inserimento sociale.
Infine, la variegata distribuzione dei 20 progetti vincitori testimonia l’ampiezza della partecipazione e la ricchezza delle iniziative educative a livello nazionale.