Negli ultimi anni, in risposta all’accelerazione delle dinamiche migratorie, si sono accelerate anche le dinamiche di accoglienza salesiana, specialmente nel sud-ovest della Francia, a partire dall’“Istituto Don Bosco”, con sede a Gradignan. In tutti i dipartimenti del Sud-Ovest del Paese sono state create piattaforme di accompagnamento e integrazione, come ad esempio, la piattaforma di supporto e integrazione “Don Bosco MNA 64” situata a Bayonne, nel dipartimento Pirenei Atlantici. La sua posizione, a pochi minuti a piedi dal terminal degli autobus e dei pullman di Place des Basques e dal centro di Bayonne, lo rende facilmente accessibile a tutti i minori stranieri non accompagnati (MNA, in francese) bisognosi di aiuto. Inoltre, sempre per estendere la sua capacità d’azione, il centro si sta dotando di altre due filiali nei comuni vicini di Saint-Palais et Saint-Jean-Pied-de-Port.
La missione principale dell’opera è quella di sostenere i minori non accompagnati presenti nel Dipartimento dei Pirenei Atlantici per promuovere la loro integrazione sociale e professionale e consentire loro di diventare cittadini pienamente integrati nella società francese.
Il servizio è aperto 365 giorni all’anno e conta su diversi lavoratori a tempo pieno. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì, ma anche nei fine settimana o di notte tutti i giovani MNA conoscono il numero di cellulare a cui chiamare in caso di necessità.
L’opera attualmente ospita settanta minori stranieri, e alcune decine di essi sono già usciti dal circuito protetto dell’istituto per entrare a pieno titolo in società. “Per noi, un’uscita di successo significa un contratto di lavoro, un diploma e un permesso di soggiorno”, spiega Jérémie Julien, Direttore del centro “Don Bosco MNA 64”.
“Noi interveniamo come parte della protezione dei minorenni – aggiunge ancora il Direttore –. Questi giovani che arrivano sono prima di tutto ragazzi quando arrivano, e quindi li accompagniamo sotto la protezione dei minori, perché ne hanno diritto”.
“Don Bosco, è super!” esclama infine soddisfatto Sadiodily, che ha lasciato il Mali quando aveva 14 anni e che ora sta svolgendo un corso di apprendistato presso il centro “Don Bosco MNA 64”.
La rete “Don Bosco Action Sociale” (DBAS) accoglie circa mille minori migranti in tutto il territorio dell’Ispetttoria FRB. Membro fondatore della rete DBAS è l’Istituto Don Bosco di Gradignan, presente nel Dipartimento della Nuova Aquitania da oltre 160 anni, che attualmente gestisce 30 strutture e servizi e conta circa 800 dipendenti, elementi che lo rendono uno dei più importanti attori dell’azione sociale e medico-sociale della regione.
Fonte: Don Bosco Aujourd’hui