Le presentazioni si sono concentrate su diversi aspetti: la persona dell’accompagnatore; le varie tappe dell'accompagnamento nella vita di fede; le domande che spesso accompagnano il processo di crescita nella vita umana, vocazionale e spirituale dei giovani; la relazione di aiuto e la sua dinamica nel processo di accompagnamento; alcuni aspetti dei colloqui di accompagnamento. Inoltre, è stato anche generato un dialogo fecondo su vari temi legati al contesto dell’Ispettoria e ai problemi, locali e non, del mondo giovanile.
“L’accompagnamento personale, comunque lo si intenda, ha a che fare con gli aspetti più intimi, personali e inviolabili delle persone. Ci è permesso entrare con assoluta modestia, a partire dall’umiltà di chi sa di essere invitato a partecipare, e solo come accompagnatore, al cammino dello Spirito che la persona accompagnata sta seguendo – ha spiegato don García Morcuende –. Accompagnare una persona porta con sé l’idea di un viaggio, un percorso, una traiettoria. Per questo i nostri giovani hanno bisogno di guide e insegnanti, persone con una grande anima”.