Italia – La festa del Sacro Cuore nella Basilica del Sacro Cuore eretta da Don Bosco

(ANS – Roma) – La Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Roma costituisce un’oasi di pace per pregare e godere del sacramento del perdono e dell’Eucaristia per tantissime persone, data anche la sua posizione, attigua alla stazione centrale della città. La chiesa è da sempre affidata ai salesiani, in quanto realizzata da Don Bosco stesso su mandato di Papa Leone XIII. A margine della festa patronale di venerdì scorso, con la Messa presieduta dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, abbiamo chiesto un commento sulla festa e sul significato di questa presenza salesiana nel cuore della città a don Javier Ortiz, della comunità che anima la parrocchia, e a don Guido Novella, parroco.

Don Javier, quali attività sono state realizzate quest’anno per la Festa?

Per motivare la gente all’incontro con il Sacro Cuore di Gesù, nei giorni precedenti la festa al termine di ogni Messa in Basilica abbiamo previsto la preghiera al Sacro Cuore; poi c’erano la novena guidata dai membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) e la preparazione delle persone che si volevano consacrare al Sacro Cuore.

Cosa l’ha più colpita dell’omelia del Rettor Maggiore?

Il ricordo di tutte le fatiche di Don Bosco per costruire questa bellissima basilica, per amore e devozione al Sacro Cuore, per compiere con il desiderio del Papa e per stabilire una casa per i ragazzi più poveri di Roma.

La celebrazione quest’anno è stata diversa rispetto agli anni precedenti?

L’anno scorso era venuta meno gente a causa del lockdown. Quest’anno i sentimenti e le convinzioni religiose della nostra gente si sono risvegliati. La gente ancora brama la processione per le strade della parrocchia come si faceva prima della pandemia. Speriamo di poterla fare, se Dio vuole, l’anno prossimo.

Don Guido, cosa significa per un salesiano la festa del Sacro Cuore?

Significa riscoprire le sorgenti dell’amore di Dio soprattutto riscoprendo le ricchezze dell’amore di Dio in san Francesco di Sales. Invita ad essere immagine della tenerezza accogliente, cordiale, sorridente, della presenza di Gesù, amico e misericordioso.

E cosa significa essere parroco di una Basilica costruita da Don Bosco stesso?

Assume un significato particolare. Questo è uno dei luoghi più significativi della “Terra Santa” salesiana: il Colle Don Bosco, dove Don Bosco è nato; Valdocco, a Torino, dove Don Bosco ha iniziato la suo Opera; e qui a Roma, sede di Pietro, dove Don Bosco ha idealmente concluso e capito tutta la sua vocazione e missione a favore dei giovani: “A suo tempo tutto comprenderai” gli aveva detto la Madonna nel sogno dei nove anni.

Non dimentichiamo poi che Don Bosco accettò l’incarico di costruire la Basilica chiedendo al Papa un po’ di terreno per i suoi ragazzi. Per questo, invochiamo il Signore affinché la parrocchia assume sempre più un carattere giovanile e gioioso e preghiamo per i giovani del mondo, vera “Terra Santa salesiana”, perché possano gustare e vivere l’amore di Gesù che vuole una vita gioiosa e piena per tutti.

Le foto della celebrazione sono disponibili su ANSFlickr.

Harris Pakkam

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".