Don Mendes ha visitato Mogofores nei giorni dal 22 al 24 aprile scorsi e, puntuale alle 8 del mattino della prima delle 3 giornate, è stato ricevuto dal Direttore e dagli altri salesiani della comunità. Quindi ha offerto il pensiero del “Buongiorno” salesiano agli allievi della scuola e spiegato tutti il senso della sua visita: stare con i suoi confratelli, lodare Dio per quello che si fa lì, offrire suggerimenti e indicazioni utili.
Così ha anche portato il saluto del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e del suo Consiglio, e la sua paterna “inquietudine” per aiutare la Congregazione a crescere nella bellezza del carisma salesiano, nella santità apostolica di ogni religioso, e nel servizio pastorale ai giovani più poveri ed emarginati.
Nella sua visita ha speso molto tempo nell’ascolto: per comprendere in pienezza le caratteristiche dell’opera di Mogofores e dell’ambiente in cui è inserita; prima di offrire, in modo molto semplice e comprensivo, le vie migliori da seguire per realizzare obiettivi e progetti.
Ha dialogato con tutta la Comunità Educativa della Scuola, con i membri della Famiglia Salesiana e del Consiglio Pastorale Parrocchiale, e spesso ha interagito con gli allievi dell’istituto.
Successivamente, dal 25 al 29 aprile, il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale ha raggiunto Mirandela, dove ha svolto il programma precedentemente previsto, coinvolgendo le persone che animano i principali settori della presenza salesiana – la comunità salesiana, la casa di accoglienza, la parrocchia “San Giovanni Bosco” con il suo progetto pastorale. Inoltre, ha anche incontrato anche il vescovo diocesano e si è dedicato a conoscere la realtà circostante.
Per prima cosa don Mendes ha avuto vari incontri con la comunità salesiana e ha incontrato il consiglio comunitario. A livello della casa d’accoglienza, ha incontrato, in modo più specifico, i membri dell’equipe tecnica e ha avuto una riunione con tutti i collaboratori che compongono le équipe educative e di sostegno.
Si è radunato poi con i responsabili delle équipe di animazione della parrocchia, con i quali si è congratulato per la loro capacità di impegnarsi nel processo di educazione ed evangelizzazione tipico di una parrocchia salesiana.
Si è compiaciuto della posizione geografica dell’opera salesiana dal punto di vista del paesaggio e dell’ecologia e ha osservato la buona relazione che esiste con le varie entità e istituzioni della città.
E durante la visita al vescovo diocesano, mons. José Cordeiro, è stato messo in luce il lavoro svolto da varie generazioni di salesiani che sono passati per quella città, l’impronta salesiana della parrocchia di San Giovanni Bosco e la necessità di potenziare l’intervento educativo-pastorale nell’Istituto Politecnico di Bragança.
Fonte: Salesianos.pt
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