Interviste

(ANS – Lubumbashi) – Tra gennaio e giugno 2016 sono arrivate in Italia via mare, per sfuggire da guerre, fame e violenze, 70.222 persone (70.329 nel 2015), di cui 11.608 minori, in larga maggioranza minori stranieri non accompagnati (90%). Portano negli occhi e nell’anima esperienze che non riusciamo neanche ad immaginare. Ne riportiamo una. Heritier Tshibanda ha 13 anni ed è uno delle decine di migliaia di ragazzi e ragazze del Congo che sono bollati come piccoli stregoni e streghe e vengono abbandonati dalle loro famiglie. Heritier è vissuto per strada per dodici mesi e poi, superando varie difficoltà, è tornato a una vita normale presso “Bakanja- Magone”, un centro gestito dai Salesiani. Per lui non è facile parlare di ciò che ha vissuto.

(ANS – Lungi) – Lo Po Tak Anthony è un giovane chierico salesiano, originario di Hong Kong, che da un anno si trova nell’Ispettoria Salesiana dell’Africa Occidentale Anglofona (AFW); dopo aver trascorso 6 mesi in Ghana, dallo scorso aprile sta proseguendo il suo tirocinio in Sierra Leone. Ecco la sua testimonianza: “mi è stato affidato l’incarico di visitare le 5 diverse scuole nelle stazioni missionarie dell’opera di Lungi, così ogni giorno devo andare in una scuola diversa. Lì non vi lavorano stabilmente dei Salesiani e la mia missione è proprio quella di creare lo spirito salesiano in quelle scuole, utilizzando diverse attività; voglio sfruttare musica, arti creative, educazione fisica, giochi e Kung Fu per far sperimentare ai ragazzi le varie dimensione dell’apprendimento”.

(ANS – Quito) – “Stai qui o stai là, non sei più uno straniero, fai parte di una Chiesa e di una Congregazione, apriti all’esperienza e vivi ogni giorno con passione, nell’‘ombelico della Luna’ o nell’‘ombelico della Terra’”. Queste sono state le parole di suo padre, quando Alán Benigno González Castañeda, giovane messicano, è andato in Ecuador per iniziare una nuova esperienza.

(ANS – Tokio) – “Quand’ero novizio a Monte Oliveto, in Italia, mi fecero leader del gruppo missionario. Così cominciai a sentire il desiderio di lavorare come salesiano tra le persone che non hanno mai sentito parlare di Gesù e del suo insegnamento. Ho, quindi, inviato una lettera a don Bellido, l’allora Consigliere Generale per le Missioni, chiedendogli di mandarmi in un luogo ‘in cui ci sono pochi cristiani’. Penso sia per questo motivo che sono stato inviato in Giappone, dove i cristiani sono veramente pochi”. A motivo della Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra domenica, 23 ottobre, pubblichiamo la testimonianza di don Achille Loro Piana, SDB.

InfoANS

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