Parlare di comunicazione non significa fare riferimento solo ai media, ma “vivere in una cultura ampiamente digitalizzata, che incide profondamente sulla nozione di tempo e spazio, sulla percezione di se stessi, degli altri e del mondo, sul modo di comunicare, di imparare, di essere informati, di entrare in relazione con gli altri”, afferma il Documento finale del Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
“Il tema centrale della Consulta viene dal Capitolo Generale 28, unito alla realtà del mondo digitale: Quali salesiani comunicatori per i giovani del mondo digitale? – aggiunge don González –. Da parte del Dicastero vogliamo offrire a Ispettori, Delegati per la Comunicazione e Incaricati della formazione un profilo del salesiano dalla prospettiva comunicativa attuale. Con questo profilo salesiano guardiamo al presente e al futuro della nostra missione”.
Alla Consulta Mondiale della Comunicazione, che si svolgerà dal 21 al 24 febbraio presso la Sede Centrale Salesiana a Roma, parteciperanno 24 salesiani e laici di diverse Ispettorie salesiane, esperti del settore.
Il lavoro da svolgere durante le giornate di lavoro viene preparato in anticipo. Ognuno dei partecipanti è chiamato a riflette sulla domanda: “Quali salesiani comunicatori per i giovani del mondo digitale?” Per dare una risposta, ci si confronterà su molti argomenti, come: la comunicazione in situazione di crisi, il Piano Integrato di Comunicazione, diversità e qualità della comunicazione, presenza nelle reti sociali, fondamenti di educomunicazione, i video per l’evangelizzazione, le competenze tecnologiche elementari, gli atteggiamenti e i contenuti per evangelizzare ed educare, la comunicazione istituzionale, i fondamenti carismatici…
“Sono convinto che motivando i Salesiani a crescere in questi aspetti, potremo dialogare efficacemente con i giovani e la società attuale… E sono sicuro che sapremo offrire alla Congregazione un’ottima proposta per la formazione e la pastorale del salesiano comunicatore nell’era digitale”, ha concluso il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.