Il progetto mirava a sperimentare la mobilità educativa e a scambiare conoscenze, metodologie e buone pratiche tra i Centri di Formazione Professionale (CFP) in Africa e in Europa, migliorando le conoscenze e le competenze tecniche e pedagogiche dei CFP, del personale e degli studenti.
Il progetto ha coinvolto 24 Paesi, tra cui 8 Stati membri dell’Unione Europee (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Finlandia) e 16 Paesi africani (Angola, Benin, Burkina Faso, Cabo Verde, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Eritrea, Kenya, Liberia, Malawi, Mali, Nigeria, Senegal, Sudan, Tunisia).
Nell’arco di 40 mesi, 36 partner hanno partecipato a quasi 400 episodi di mobilità: più di 80 episodi di mobilità di personale dei CFP africani in Europa, più di 70 episodi di mobilità di personale UE in Africa, 198 casi di mobilità di studenti nei CFP e nelle aziende dei Paesi dell’Unione Europea, più di 40 casi mobilità di esperti in Africa.
Negli ultimi quattro anni, le istituzioni collaboratrici e partecipanti hanno superato tre sfide principali: la pandemia di Covid-19, le disuguaglianze educative, la burocrazia e i problemi logistici. Tuttavia, sono state molte le lezioni apprese: diversità e arricchimento culturale, flessibilità e adattamento, sviluppo delle competenze personali e collaborazione interistituzionale.
Durante il 2024, in particolare, sono state organizzate le seguenti attività finali:
– Tra il 13 e il 15 febbraio si è svolta a Praia, presso Capo Verde, la Conferenza Finale di SAAM, ospitati dalla Scuola Alberghiera e Turistica di Capo Verde (EHTCV). In questa occasione, i partner si sono impegnati in proficui dibattiti sul rafforzamento delle competenze degli studenti e del personale, sulla valutazione dell’impatto sulla gestione generale delle scuole, sulla proposta di linee guida specifiche per una rendicontazione completa di SAAM e sulle azioni di divulgazione future. Inoltre, è stato promosso lo strumentario “Come essere un leader SAAM?” per implementare una strategia internazionale; e durante la celebrazione finale è stato proiettato un breve documentario sul SAAM.
– Il 15 febbraio, l’équipe dell’EHTCV ha organizzato un evento pubblico alla presenza delle autorità: Olavo Correia (Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze), Carla Grijó (Ambasciatrice dell’Unione Europea a Capo Verde), Ana Paredes Prieto (Ambasciatrice di Spagna) e rappresentanti delle Ambasciate di Portogallo e Lussemburgo. Sara Sechi, Segretaria Esecutiva di “Don Bosco International”, e don Maximus Okoro, Direttore di “Don Bosco Tech Africa”, nella circostanza hanno avuto l’opportunità di presentare la prospettiva della Famiglia Salesiana e di evidenziare il potenziale dei programmi di mobilità dell’Unione Europea nel superare i divari sociali ed educativi. L’evento si è concluso con un aperitivo di socializzazione e networking preparato dagli studenti della scuola.
– Il 23 aprile si è svolta la chiusura finale online di SAAM per presentare il Rapporto con i principali risultati e attività dei progetti, nonché la sua rilevanza nel contesto delle sfide globali. Tra i relatori: Claire Herrmann (Commissione UE - Direzione Generale dell’Istruzione, della Gioventù, dello Sport e della Cultura), Manuela Alfé (Agenzia Esecutiva per l’Istruzione e la Cultura), Alfredo Garmendia, Béatrice Bellet, Sergio Lagarde Cabañero e Begoña Inchaurraga Grijelmo (Team SAAM), e Thomas Faber (Don Bosco Tech Africa).
– A maggio, l’ente promotore di SAAM (San Viator) e l’ente coordinatore (Mundus) hanno incontrato la Commissione Europea per condividere le lezioni apprese e fornire raccomandazioni per i futuri programmi di mobilità intercontinentale, sottolineando l’importanza della collaborazione con le istituzioni come la Delegazione Europea, i Punti focali nazionali Erasmus, le ambasciate e i ministeri.
Come progetto pilota, SAAM ha dimostrato che l’istruzione e la formazione professionale possono creare un ecosistema in cui ogni area della società, come le scuole, i centri di formazione professionale, le ONG, le reti internazionali, le ambasciate e le agenzie dell’UE, possono collaborare per raggiungere un obiettivo comune basato su richieste socioeconomiche concrete.
La Famiglia Salesiana ha svolto un ruolo chiave nell’implementazione di sinergie e partenariati sistemici, dimostrando con determinazione che la mobilità internazionale tra Africa ed Europa è possibile nonostante le sfide.
Per molti studenti e insegnanti SAAM ha rappresentato un’esperienza che ha cambiato la loro vita, in cui hanno scoperto se stessi e sono tornati alle loro comunità più forti e ispirati. Nei CFP, nelle organizzazioni e nelle aziende, SAAM ha aperto le porte all’accoglienza, allo scambio culturale, alla combinazione di diverse visioni del mondo, alle strategie internazionali e a nuove collaborazioni.
“DBI” e “DBTech Africa”, insieme ai loro partner, continueranno a interpellare i responsabili politici affinché definiscano futuri programmi di mobilità che siano in grado di costruire partenariati paritari, evidenziando come i programmi di mobilità siano strumenti chiave per promuovere il dialogo e la pace oltre i confini, attraverso l’umanità e la comprensione.
Don Bosco International
Don Bosco Tech Africa