L’evento è iniziato con il benvenuto e l’intervento di don Marcelo Farfán, Superiore dell’Ispettoria “Sacro Cuore di Gesù” dell’Ecuador (ECU), che ha sottolineato quale sia la vocazione dell’Università Politecnica Salesiana e come in essa i giovani possano trovare quello spazio “per continuare a sognare”.
Per garantire la realizzazione di elementi chiave nell’ambito della Proposta Globale per Bambini, Bambine Adolescenti e Giovani (NNAJ, in spagnolo) il contributo dato dai salesiani è stato aumentato del 30%. È importante ricordare, infatti, che questo accordo è completato dalla partecipazione di 800 giovani studenti universitari, collegati attraverso stage professionali, progetti, programmi universitari e altro.
Don Juan Cárdenas, Rettore dell’Università, vede in questo accordo un’opportunità per dare un riscontro alla missione sociale dell’insegnamento, della ricerca e dei legami con la società in generale. Per i giovani universitari, si tratta di un autentico laboratorio pratico, in cui devono mettere in pratica ciò che imparano nelle aule e nei laboratori e che, inoltre, fa conoscere il lavoro di circa 150 docenti universitari delle diverse città che sostengono queste iniziative.
Durante il suo intervento, don Cárdenas ha poi valorizzato il lavoro che viene sostenuto grazie alla presenza degli educatori del PSE, che concretizzano e danno continuità al sogno di Don Bosco, non solo nelle aule, ma anche nelle strade, negli spazi pubblici e ovunque si trovino i giovani.
Queste iniziative sono “Buone Notizie” che danno fiducia e speranza per continuare a rafforzare l’opera dei Salesiani in Ecuador, considerando anche il complesso contesto in cui si trova attualmente il Paese. “Realizzare questo evento nel mese di gennaio – scrivono i Salesiani dell’Ecuador – ci motiva a continuare a costruire il sogno di Don Bosco insieme a più di 5.000 bambini, adolescenti e giovani in situazioni di vulnerabilità”.
Come ringraziamento, hanno partecipato all’evento la Compagnia di Danza di Quito e il quindicenne Henry Tendentza, della “Fattoria Didattica Don Bosco”, proveniente dalla Provincia di Morona-Santiago. Dal 2019, Henry fa parte del Progetto Salesiano, dove ha trovato l’occasione per andare avanti. Attualmente, Henry è molto vicino a iniziare un suo progetto di autonomia imprenditoriale nel settore agro-pastorale, grazie ai contenuti appresi alla “Fattoria Don Bosco”. Il giovane sa di doversi creare il suo futuro in autonomia, ma assicura di voler continuare a contare sull’affetto e sugli spazi di formazione per continuare a costruirsi come “buon cristiano e onesto cittadino”.
A conclusione dell’evento, don Mario Ramos, Direttore del Progetto Salesiano di Guayaquil, ha espresso i suoi ringraziamenti a nome della Proposta Globale NNAJ. Ha inoltre raccontato che questo accordo si è concretizzato grazie ad un processo di riflessione motivato dall’Ispettore, per proseguire la Proposta Educativo-Pastorale che il Progetto Salesiano offre a coloro che vivono in una situazione di alto rischio sociale.
Alla firma dell’accordo hanno partecipato, oltre all’Ispettore di ECU, e al Rettore dell’UPS, don Cárdenas, anche il Vicario Ispettoriale, don Juan Flores, don Robert García, don Mario Ramos, don Esteban Ortiz ed Edgar Gordillo, Coordinatori delle aree che compongono il Progetto Salesiano.