"Sono qui a nome del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, per stare con voi e aiutarvi nel processo di valutazione dell’Ispettoria – ha affermato don Rolandi – È la visita ad essere straordinaria e non il visitatore. Il mio compito principale è quello di ascoltare ogni confratello, incontrare le comunità, i vari organi delle case, le commissioni, l’Ispettore e il suo consiglio e mettere insieme informazioni aggiornate sui progressi fatti dall’Ispettoria negli ultimi anni. E intendo fare tutto questo seguendo le Linee Programmatiche date dal nostro Rettor Maggiore alla fine del CG28. Sarei felice – ha proseguito – se tutte le comunità si preparassero in questo senso. L'obiettivo di questa Visita Straordinaria è, quindi, in primo luogo, richiamare alla mente il documento del CG28; in secondo luogo, intensificare il cammino della comunità nella Chiesa e rafforzare la crescita dell'identità salesiana, ossia la nostra presenza tra i giovani, sia virtuale, sia fisica, e la condivisione della nostra missione con i laici. È la mia prima visita a Goa, ma non la mia prima interazione con le persone e la cultura, dal momento che ho imparato molto vivendo e lavorando con la comunità goana a Nairobi, per molti anni. E devo dire che qui mi sento a casa, grazie alla calda ospitalità e al benvenuto che mi avete riservato", ha aggiunto don Rolandi.
Don Rolandi ha poi letto le Linee Programmatiche e dato una breve spiegazione delle stesse. Ha poi condiviso le sue esperienze come missionario e le sfide affrontate dai missionari nel mondo. Condividendo la sua storia vocazionale, ha affermato che lo spirito di famiglia sperimentato al Collegio Don Bosco ha avuto una grande influenza su di lui e che lo ha ispirato a unirsi ai Salesiani.
Nel dare il benvenuto a don Rolandi, don Telles ha espresso la sua gioia, e quella di tutta l’Ispettoria, nel condividere questi momenti. “Siamo davvero felici di avere tra noi una persona che ha vissuto nella terra del nostro Padre e Fondatore, San Giovanni Bosco – ha detto – Siamo convinti che porti con sé lo spirito e il carisma di Don Bosco”.
Presente, per l’occasione, anche don Ian Figueiredo, già Ispettore INP e Direttore del prenoviziato di Goa, che ha donato a don Rolandi la tradizionale stola e un bouquet di fiori.
