“Don Bosco & Zatti Santi IN Roma” è il motto del pellegrinaggio, organizzato dalla commissione incaricata di curare gli eventi per la canonizzazione di Zatti. Grazie alla collaborazione di diversi accompagnatori e guide, i partecipanti, divisi in gruppi linguistici, hanno potuto realizzare un percorso attraverso le abitazioni di Don Bosco a Roma, i luoghi più visitati da lui, le possibili case salesiane da lui ricercate nella città… Il santo piemontese, infatti, ebbe necessità di compiere diversi viaggi a Roma, con soggiorni a volte brevi, a volte anche di interi mesi, e si è calcolato vi abbia trascorso in totale circa 200 giorni.
Gli itinerari sviluppati hanno fatto conoscere ai salesiani coadiutori giunti da tutto il mondo alcune tappe note e meno note al grande pubblico di turisti o pellegrini che quotidianamente affollano il centro di Roma: Via del Quirinale, via Sistina, Piazza del Popolo, Santa Maria in Cosmedin, Santa Maria in Ara Coeli, San Pietro in Vincoli…
Fulcro centrale e tappa obbligatoria per tutti è stato è il complesso dell’opera “Sacro Cuore” a Roma, dove hanno sede le Camerette romane di Don Bosco e dove il Santo dei Giovani scrisse la sua celebre Lettera del maggio del 1884 nella quale esortava i salesiani a rimanere sempre presenti in mezzo ai giovani.
“Stiamo facendo un’esperienza di Chiesa come un insieme unito grazie alla canonizzazione di Zatti, sono molto felice di poter partecipare a questi eventi – testimonia un salesiano coadiutore giunto dal Brasile –. Oggi Zatti ci ricorda l’importanza della cura che dobbiamo avere gli uni verso gli altri, come lui aveva cura dei malati”.
“Sicuramente il messaggio e l’esempio che prendo da Zatti è quello di vivere la quotidianità in comunione con il Signore. Quelle piccole azioni che lui faceva verso i poveri sono un’ispirazione a fare con i nostri ragazzi, con le persone che ci sono vicine quei gesti simili di carità e di misericordia, che ci tengono vicini al Signore – gli fa eco un altro salesiano coadiutore, italiano. Che poi aggiunge –. È un’emozione unica vedere centinaia di coadiutori tutti insieme, tanti venuti per la prima volta qui a Roma e poi a Torino… E fa capire quanto il carisma salesiano si sia espanso nel mondo anche grazie alla figura del salesiano coadiutore”.
Conclude, infine, il sig. Dominic Nguyen Nam, SDB, salesiano coadiutore e Delegato del Rettor Maggiore per gli Exallievi e Salesiani Cooperatori: “È davvero un’occasione bellissima per me, un salesiano coadiutore come lui, come Artemide Zatti. Quando vediamo un salesiano coadiutore, che ha vissuto una vita semplice, umile, ma che nel quotidiano santificava ogni azione che compiva dedicandosi ai poveri e ai malati, possiamo intravvedere un percorso aperto anche per gli altri salesiani coadiutori, un percorso da seguire, imitandone l’esempio”.
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