In una lettera don Valdivia ha informato i Salesiani della decisione dell’Ispettore e del suo consiglio di dare un supporto salesiano in questa crisi umanitaria. “Qualche giorno fa abbiamo comunicato con Federico Agusti, Coordinatore Generale dell’UNHCR in Perù (l’Agenzia ONU per i rifugiati) che ha chiesto, tramite il Ministero degli Esteri, l'utilizzo delle strutture del cortile di Breña per accogliere e ospitare un gruppo di haitiani che non hanno un posto dove vivere. Molti di loro sono bambini e madri di famiglia”. Questa decisione è stata presa nell’ambito dell’“invito del Rettor Maggiore e dell’Economo Generale ad accogliere le persone più vulnerabili o vittime di questa pandemia mettendo a disposizione le nostre strutture”.
Circa 90 Haitiani sono arrivati nel luogo designato per i migranti e sono stati accolti nella Casa Ispettoriale di Breña. Questi migranti si sono visti impossibilitati a recarsi in Ecuador a causa della dichiarazione di emergenza sanitaria Covid-19 in Perù, e sono rimasti con l’unica opzione di dormire per strada.
Su richiesta dello Stato peruviano, l’UNHCR, in coordinamento con la Congregazione Salesiana, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e l’ONG “Illari Amanecer” stanno coordinando una risposta in questo momento di asilo obbligatorio. Si sono cercati così materassi, brandine e moduli per dormire, insieme ad alimenti.
Grazie a questo lavoro di squadra è stato possibile aiutare queste 90 persone, la maggior parte delle quali sono giovani famiglie. In totale ci sono 25 minori, 32 donne e 33 uomini.
“I poveri non troveranno mai Dio indifferente, Egli fa giustizia e non dimentica”, ha detto con energia il Papa, e proprio in queste circostanze si vede la presenza e la mano di Dio. L’opzione per i poveri, per gli ultimi e per gli scartati, che la società rifiuta, “è un’opzione prioritaria che i discepoli di Cristo sono chiamati a fare per non tradire la credibilità della Chiesa e per dare una speranza effettiva a tante persone indifese”, ha detto il Pontefice.