“La formazione iniziale mira alla maturazione umana e alla preparazione intellettuale del giovane confratello insieme all’approfondimento della sua vita consacrata e al graduale inserimento nei lavoro educativo pastorale” affermano le Costituzioni Salesiane (n° 102). La formazione dei giovani salesiani è responsabilità non solo delle Ispettorie, ma anche della Congregazione, e l’obiettivo è quello di assicurare “ai confratelli in formazione le condizioni per una valida esperienza e una seria riflessione dottrinale in un ambiente adatto”, grazie all’impegno di formatori “coscienti di essere mediatori dell’azione del Signore” e che “si sforzano di costituire insieme col direttore, guida della comunità e maestro di spirito, un gruppo convinto della comune responsabilità” (Costituzioni, n° 104).
È in quest’ottica che si colloca il seminario in corso in questi giorni, dal 5 all’8 febbraio, presso “Villa de Sales” a Copacabana, nel Dipartimento di Antioquia. Un seminario che vede la partecipazione di 15 Salesiani, e che viene guidato da don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, e don Francisco Santos, membro del medesimo Dicastero.
Le giornate di lavoro sono suddivise in tre momenti tematici, nei quali vengono sviluppati i seguenti temi: la realtà in cui si vive, la formazione di cui c’è bisogno e i suggerimenti da includere nei piani formativi.
“Stiamo riflettendo sulla realtà che stiamo vivendo, perché un paio di anni fa abbiamo studiato la riprogettazione delle case di formazione della Congregazione, il che ha comportato l’invio dei postnovizi a dei nuovi centri di formazione – ha spiegato don Santos –. Quindi stiamo vedendo come si stanno integrando, se ci sono difficoltà, se i programmi di studio sono buoni e che tipo di convalida accademica viene fatta, in modo che quando questi giovani ritornano nel loro Paese possano avere un titolo ufficialmente riconosciuto. Inoltre, stiamo approfondendo anche altri temi, come l’identità della Vita Consacrata nel processo di formazione del post-noviziato, la vita comunitaria, l’apostolato e la formazione dei formatori”.
Sebbene, certamente, l’intero processo formativo dei Salesiani sia fondamentale, la revisione delle tappe del post-noviziato assume un valore particolare perché prepara alla vita salesiana attiva e permette l’approfondimento dell'identità consacrata salesiana, negli studi filosofici che preparano all’attività pastorale e in dialogo con la cultura, con il mondo attuale e con la propria vocazione.
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